BIONDELLI, Bernardino
Glottologo, nato a Verona il 14 marzo 1804, morto a Milano l'11 luglio 1886. Dopo aver insegnato matematica, storia e geografia a Verona e in altre città del Veneto, nel 1839 si stabilì a Milano, dove trascorse il resto della sua lunga vita, tutto occupato dai suoi studî linguistici e, più tardi, dalla direzione del Gabinetto numismatico braidense (dove era entrato nel 1849) e dall'insegnamento dell'archeologia presso l'Accademia scientifico-letteraria (1859-1884). Collaborò dapprima con vari saggi di argomento linguistico al Politecnico del Cattaneo; i principali di essi raccolse poi in un volume (Studî linguistici, Milano 1856). In essi egli attese soprattutto a informare il pubblico italiano della rivoluzione che nei problemi linguistici ed etnografici aveva portata la grammatica comparata, allora da poco sorta in Germania, a studiare direttamente e con miglior preparazione i dialetti italiani e alcuni tra i loro monumenti antichi, a dar notizie sulle lingue furbesche e sulle colonie straniere in Italia. Scrisse anche: Atlante linguistico d'Europa (vol. 1, solo pubblicato: Sullo svolgimento delle lingue indoeuropee, Milano 1841); Saggio sui dialetti gallo-italici (Milano 1853-56). Il B. si occupò infine di azteco, pubblicando con commento e traduzione un Evangelarium, epistolarium et lectionarium Aztecum (Milano 1858) e un Glossarium aztecumlatinum, ecc. (Milano 1869). D'ingegno versatile, ma tutt'altro che profondo, egli ammirò la nuova linguistica senza mai comprenderne l'essenza e i metodi; l'opera sua di divulgatore rappresenta bene quel periodo di transizione che si ebbe in Italia fra la linguistica empirica e quella scientifica. Più duratura l'opera sua come raccoglitore di materiali: il suo Saggio, che contiene tra l'altro la versione della parabola del figliuol prodigo in 96 varietà pedemontane, lombarde ed emiliane, rende ancor oggi buoni servizî alla dialettologia. La stessa diligente erudizione portò il Biondelli in taluna fra le sue pubblicazioni di archeologia e specialmente in quelle di numismatica cui il Biondelli attese nella vecchiaia, trattando principalmente della storia della Zecca milanese (La Zecca e le monete di Milano, Milano 1869) e dando conto qua e là (da ultimo in Rend. Istituto Lombardo, 1882-84) di alcune collezioni del suo gabinetto.
Bibl.: V. Inama in appendice alla sua biografia del B. (Rend. Ist. Lomb., XXI, 1888, pp. 26-51) diede un elenco accuratissimo, se pur non completo, dei suoi scritti. Per le versioni della parabola raccolte dal B., ma non accolte nel suo Saggio perché non gallo-italiche, ed edite poi a varî gruppi da C. Salvioni, v. la bibl. in Memorie dell'Acc. dei Lincei, s. 5ª, XV (1918), fasc. 8, p. 51. Sui principali fra gli Studî linguistici, cfr. il giudizio, le rettifiche ed i rifacimenti dell'Ascoli, in Studi critici, I, Milano 1861, pp. 1-142.