PALISSY, Bernard
Ceramista, nato nel 1510 a Saintes (Charente-Inférieure) o alla Chapelle-Biron (Lot-et-Garonne), morto nel 1589 o 1590 a Parigi, nella Bastiglia, dove si trovava imprigionato come ugonotto. Dopo aver fatto l'apprendista vetraio e avere viaggiato, dal 1525 al 1530, per la Francia, si stabilì nel 1535 a Saintes, dedicandosi a quelle pazienti ricerche che lo condussero a rinnovare l'arte dell'invetriatura con procedimenti e toni nuovi su nuove forme. Geologo, fisico, chimico e agronomo, il P., autodidatta, lesse i classici, studiò la mitologia cercandovi soggetti di decorazione. Senza nessuna conoscenza speciale delle terre argillose, cercò la composizione degli smalti, soprattutto di quello bianco, già noto. Dapprima fabbricò maioliche, o piuttosto terre verniciate, ricoperte di smalti screziati; poi piatti o "bacini rustici adorni di bestiole", come serpenti, rane, pesci, conchiglie, lucertole, a rilievo, ottenuti su forme, piatti o bacini quasi sempre ovali che giungono talora fino a 50 o 55 cm. e che sono le sue opere più note. La fama dei suoi "vasi di terra" gli procurò la protezione del contestabile Anne de Montmorency (v.) che gli ottenne nel 1563 il titolo di "inventore delle rustiche figuline del re" e gli commise una grotta per il proprio castello d'Ècouen. Nel 1565 il P. si trasferì a Parigi, dove Caterina de' Medici gli diede commissione di un'altra grotta per i giardini del palazzo delle Tuileries. Alcuni frammenti di quest'opera si conservano ancora nel museo di Sèvres.
Il P. scrisse tra altro: Recette véritable par la quelle tous les hommes de la France pourront apprendre à multiplier et augmenter leurs trésors, ecc. (1563), e Discours admirables sur la nature des eaux et fontaines (1580). Edizioni complete delle sue opere furono pubblicate a Parigi nel 1777, 1844, 1880. Le sue ceramiche si trovano in gran parte al Louvre, al museo ceramico di Sèvres e al British Museum.
Bibl.: H. Verne, B. P. et les faïences du XVIeme siècle, 1923; M. J. Ballot, Documents d'art. Musée du Louvre. La Céramique française, B. P. et les fabriques du XVIeme siècle, Parigi 1924; E. W. Braun, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932; L. Pimier, B. P. rocailleur, fontenier et décorateur de jardins, in Gaz. des beaux-arts, 1934, II, pp. 8-29.