MALAMUD, Bernard
Scrittore statunitense, nato a Brooklyn il 26 aprile 1914. Ha frequentato il College of the City of New York e poi la Columbia University. Nel 1940 pubblicò i suoi primi racconti sul Washington Post, seguiti negli anni successivi da collaborazioni regolari a Harper's Bazaar, Partisan Review, New Yorker, Commentary, e al londinese World. Insegna attualmente a Cowallis nell'Oregon.
Il primo romanzo (Tbe natural, New York 1952) non ebbe molto successo; la vicenda, centrata sulla sconfitta d'un campione di baseball, si svolgeva in una cupa atmosfera fedele ai moduli di un espressionismo quasi di maniera. Il secondo (The assistant, ivi 1957) inserì invece il M. in quella corrente di letteratura ebraica che ha dato tanti e così vivi apporti alle lettere americane del dopoguerra. Il realismo con cui il M. rappresenta il suo squallido mondo piccolo borghese e la propria incapacità di ambientarsi e sopravvivere nella nuova società, è temperato e bilanciato da una vena di scarna ironia e da accenti di calda pietà umana. L'ironia e la pietà sono anche le caratteristiche salienti della raccolta di racconti che nel 1959 gli fruttò il National Book Award (The magic barrel, New York 1958).
Bibl.: N. Podhoretz, The new nihilism, in Partisan Review, autunno 1958; M. Bulgheroni, Il nuovo romanzo americano, Milano 1960, pp. 100-105.