BERLINO A 34, Pittore di
Ceramografo attico, il quale ha dipintò esclusivamente crateri di varie forme, tra i primi ad essere decorati nella tecnica attica a figure nere. Prende nome dai frammenti, provenienti da Egina, del vaso di Berlino A 34, che recava su un lato la rappresentazione di un corteo di donne, sì che il pittore è conosciuto anche col nome di Pittore delle Donne (Frauenmaler). La sua attività è da porre nel terzo venticinquennio del VII sec. a. C. Alla fine del sesto decennio è da porre il citato cratere da Egina. Di epoca più recente è un frammento, proveniente da Egina, nel Museo Naz. di Atene (2226) con la testa di un personaggio che i resti di un'iscrizione hanno fatto riconoscere per Alessandro (Paride) o Agamennone. Del decennio successivo è il cratere del Museo del Ceramico di Atene (8o1) con due sfingi affrontate. Di epoca più recente è il frammento, sempre del Museo del Ceramico, n. 130, con due cigni. Da questo vaso deriva, ma già agli inizi del VI sec., il cratere del Museo Naz. di Atene 993, da Vourva, che ha lo stesso disegno.
Bibl.: C. V. A., Berlin 1, 7; J. D. Beazley, Black-fig., pp. 1 e 672. - Berlino A 34: C. V. A., tavv. 22-23-24, I; K. Kübler, Altattische Malerei, Tubinga 1950, p. 67, col. ia. - Atene 2226: O. Benndorf, Griechische und sicilische Vasenbilder, Berlino 1869-83, tav. 54, I; Annual of the British School of Athens, XXXV, 1934-35, tav. 54; K. Kübler, op. cit., pp. 21 e 67, col. 2a. - Ceramico 801: Arch. Anz., 1936, p. 194; Amer. Journ. Arch., XL, 1936, pp. 544-5; E. Buschor, Griechische Vasen, Monaco 1921, p. 42; Journ. Hell. Studies, LVI, 1936, p. 141, fig. 4; K. Kübler, op. cit., pp. 21-22 e 68; A. Rumpf, Malerei und Zeichnung der Griechen, in Handb. der Arch., V, i, tav. 8,6; Bull. Corr. Hell., LXXVI, 1952, p. 351. - Ceramico 130: Arch. Anz., 1934, p. 210; K. Kübler, op. cit., pp. 22 e 69. - Atene 993: Athen. Mitt., XV, 1890, tav. 10; Annual of the British School of Athens, XXXV, 1934-35, tav. 55 e; K. Kübler, op. cit., pp. 22 e 69.