BERLINO 2464, Pittore di
Ceramografo greco, attico, così denominato dalla lèkythos 2464 di Berlino. Dipinge lèkythoi nella tecnica a fondo bianco e appartiene al periodo di passaggio dallo stile classico a quello tardo-classico; le sue opere sono databili fra il 440 e il 430 a. C. Il Beazley gli attribuisce tre lèkythoi bianche (Berlino 2464; Louvre MNB 617 = L. 105; Louvre MNB 618 = L. 106) ed una quarta (Berlino 2463) affine per stile alle precedenti. Su di esse sono rappresentate scene funerarie: giovani e donne ai lati di una stele. Lo stile del Pittore di B. 2464 è rapido, ma abbastanza incisivo ed ha qualche affinità con quello del Pittore delle Donne, la cui produzione di lèkythoi bianche dipende, a sua volta, dal Pittore di Monaco 2335, influenzato dalla scuola del Pittore di Achille.
Bibl.: Rayet-Collignon, Histoire de la céramique grecque, Parigi 1888, tav. 11; A. Fairbanks, Athenian White Lekythoi, II, New York, 1914, tav. XX, i; W. Riezler, Weissgrundige attische Lekythen, Monaco 1914, tav. LXXXVII (= B. 2464); tav. LXXXV (= MNB 617 Louvre); tav. LXXXVI e p. 4, fig. 4 (= MNB 618 Louvre); tav. LXXXVIII (= B. 2463); E. Langlotz, Griechische Vasenbilder, Heidelberg 1922, tav. 39; F. Poulsen, Vases grecs récemment acquis par la Glyptothèque de Ny Carlsberg, Copenaghen 1922, p. 188; E. Buschor, Attische Lekythoi der Partenonzeit, in Münchener Jahrbuch,m n. s. 2 , 1925, p. 20; K. A. Neugebauer, Führer durch das Antiquarium, II, Vasen, Berlino 1932, tav. LXXI, 3; J. D. Beazley, Red-fig., p. 822.