BERLINO 1686, Pittore di
Ceramografo attico, il quale prende nome da un'anfora a figure nere proveniente da Vulci ed ora a Berlino (n. 1686), che reca gli ieratici personaggi di una scena di processione in onore di Atena. Il pittore era attivo alla metà e nel terzo venticinquennio del VI sec. a. C. A lui sono attribuiti, dal Beazley, altri 18 vasi, tutti anfore. I principali tra questi sono: l'anfora di Oxford (1918-64), con la rappresentazione di Teseo e del Minotauro su entrambe le facce, la grande anfora 73 della Collezione Fama di Orvieto, con guerrieri che si armano su un lato, ed Eracle in lotta con Tritone alla presenza di Nereo e di due Nereidi sull'altro, e la piccola ànfora del museo di Berlino 1697, proveniente forse da Cerveteri, con su un lato una scena interessante di coro e sull'altro satiri e menadi.
Bibl.: C. V. A., Oxford, p. 98; J. D. Beazley, in Annual of the British School of Athens, XXXII, 1931-32, pp. 10-11; id., in Journ. Hell. Studies, LIX, 1939, p. 305; id., Development, pp. 73-74; id., Black-fig., pp. 236-7.