BERLINGA
Voce di etimologia ignota che servì a designare nei sec. XVI e XVII la lira milanese. Caratteristica di questa moneta era, al rovescio, la figura di sant'Ambrogio a cavallo, che troviamo per la prima volta nel testone o lira di Luigi XII re di Francia e signore di Milano (1500-1512). Valeva allora soldi 16; ma crebbe poi nel 1552 a soldi 20, pur essendo notevolmente diminuita di peso. Nelle tariffe milanesi dei primi anni del sec. XVI, sono nominate le berlinghe veneziane; ma tale denominazione veniva alle lire veneziane, dette prima troni e poi mocenighi, dal nome dei dogi che le fecero coniare, per la loro equivalenza con la lira che a Milano era detta berlinga. Questa voce non è d'origine veneziana, come asserisce il Burigozzo, citato dal Martinori.
Bibl.: F. Argelati, De monetis Italiae, Pars quinta, Milano 1759, p. 141; Corpus Nummorum Italicorum, V, Roma 1914; E. Martinori, La moneta. Vocabolario generale, Roma 1915, p. 32; G. Mulazzani, Studii economici sulle monete di Milano, in Rivista italiana di numismatica, I (1888), p. 300.