BERBERA (A. T., 116-117)
Capitale della Somalia Britannica, posta nel golfo di Aden, 250 km. a sud di questa località, 10°26′ N. e 45°4′ E. È importante scalo, già conosciuto e frequentato da molto tempo per la profondità dei fondali (20-23 metri all'entrata del porto, 9 presso la riva). Punto di raccolta e di partenza di alcune carovaniere (deviate verso Gibuti dopo la costruzione della ferrovia di Addis-Abeba) e notevole mercato per le penne di struzzo, gomma, pelli, mirra, avorio, è sede di una fiera che si prolunga da ottobre ad aprile; la popolazione è pertanto fluttuante ed oscilla dai 10 mila ai 30 mila abitanti. L'importazione provvede datteri, riso, cotonami e zucchero. Lo scambio medio annuo con Aden è di 500 mila sterline. La città è costituita da due parti ben distinte, una di case in muratura, l'altra, a est di questa, di capanne. Un acquedotto, lungo 12 km., porta a Berbera l'acqua delle sorgenti di Dubar (504 m. s. m.). Di recente è stata costruita una stazione radiotelegrafica.
Visitata da Burton e Speke nel 1854, la località appartenne un tempo alla Turchia, che vi esercitava la sua autorità attraverso gli sceicchi locali; fu occupata quindi dall'Egitto nel 1875, dall'Inghilterra nel 1884, che con questo scalo ha rinforzato la sua posizione rispetto al mar Rosso.