LEVI, Beppo
Matematico, fratello del matematico Eugenio Elia (XXI, p. 16), nato a Torino il 14 maggio 1875. Laureatosi in matematiche nel 1896 a Torino, dove ebbe a maestro C. Segre, divenne nel 1906 titolare di geometria analitica ed analisi algebrica nell'università di Cagliari. Nel 1910 passò a Parma, nel 1928 a Bologna, dove insegnò analisi algebrica ed infinitesimale sino al 1938, quando, per effetto dei provvedimenti razziali, fu allontanato dalla cattedra. Si trasferì allora in Argentina, dove insegna tuttora, a Rosario.
Spirito acuto ed eminentemente critico, il L. ha toccato nelle sue ricerche varî argomenti. È a lui dovuta la prima dimostrazione della trasformabilità birazionale di ogni superficie algebrica in un'altra priva di singolarità. Altre ricerche riguardano la teoria analitica delle forme cubiche ternarie, i fondamenti della geometria e dell'analisi, la logica matematica. Fu tra i primi a valutare criticamente da un punto di vista logico i ragionamenti basati su quello che oggi si chiama il postulato di Zermelo.