• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BENVENUTO di Giovanni di Meo Del Guasta

di Luigia Mlaria Tosi - Enciclopedia Italiana (1930)
  • Condividi

BENVENUTO di Giovanni di Meo Del Guasta

Luigia Mlaria Tosi

Pittore, nato a Siena il 13 settembre 1436, e ivi morto circa nel 1518. Dalla moglie, Alessandra di Bernardino Cesari, ebbe sei figli, uno dei quali, Gerolamo, seguitò la sua arte. Scolaro del Vecchietta, nel 1455 affrescava, forse su disegno di lui, alcune storie di S. Antonio da Padova nel Battistero di S. Giovanni in Siena; nel 1466 eseguiva l'Annunciazione della chiesa di S. Gerolamo di Volterra (ora nella Pinacoteca locale), e nel 1470 l'altra Annunciazione della chiesa dell'Osservanza a Sinalunga, opera ormai originale e caratteristica, per l'eleganza dei tipi e la raffinatezza dei particolari. Del 1475 è il trittico, firmato e datato, della Galleria di Siena, e, di poco posteriore, l'Adorazione della raccolta Abdy a Londra, già attribuita a Gentile da Fabriano. Già in questi dipinti sono palesi gl'influssi di Matteo di Giovanni. Ancora più evidenti essi appaiono nella composizione, nei tipi, nel panneggio, della Vergine in trono e Santi della Galleria di Siena (14.83); mentre nell'affresco della Vergine della Misericordia, al Monte dei Paschi, la composizione ricorda ancora il Vecchietta. Il periodo che segue, rivela il decadimento dell'arte di B.: il sentimento idillico, che rendeva fresche di grazia le prime opere, si smarrisce in una ricerca di forme secche e acute; anche il colorito diviene opaco. Mediocri sono la lunetta di Santa Caterina nell'ospedale della Scala (1500-1501), e le tavole di Torrita in S. Flora, di Sinalunga, Madonna e Santi del 1509 in S. Lucia, e del Fogg Museum di Cambridge (Madonna in trono e santi; opera tarda, in cui forse sono tracce della collaborazione del figlio). Fra le molte opere attribuite a B. notiamo: La strage degli Innocenti del Museo di Aix in Provenza, assai vicina a Matteo di Giovanni; la Madonna del duomo di Viterbo e quella consimile del monastero di Cetona; la Pietà della raccolta Berenson a Settignano, di sentimento drammatico, caratteristico dell'ultimo periodo.

Bibl.: B. Berenson, The Central Italian Painters of the Renaissance, 3ª edizione, New York-Londra 1900; A. Mason Perkins, Ancora dei dipinti sconosciuti della scuola senese, in Rass. d'arte senese, III (1907), pp. 75-77; id., Due dipinti senesi della Pietà, ibid., VII (1911), pp. 67-68; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VII, i, Milano 1911, pp. 505-10; E. W. Forbes, An Altarpiece by B. d. G., in Art in America, I (1913), pp. 170-79; L. Dami, Siena e le sue opere d'arte, Firenze 1915, p. 148 segg.

Vedi anche
Lorenzo di Pietro detto il Vecchiétta Pittore e scultore (Siena 1410 - ivi 1480). Principalmente pittore e scultore, ebbe incarichi dal comune di Siena anche come architetto e ingegnere militare. Il V. introdusse nella tradizione senese modi rinascimentali fiorentini e affermò tendenze plastiche che approfondì nella scultura, attingendo ... Giovanni di Paolo Pittore (n. Siena 1403 circa - m. 1482); forse allievo di Paolo di Giovanni Fei, derivò elementi anche da Taddeo di Bartolo e Gentile da Fabriano, e più tardi dal Sassetta. La sua pittura, lineare e coloristicamente aspra, è di una esasperata espressività, di visionaria fantasia. Opere principali: Madonna ... Manétti, Rutilio Pittore (Siena 1571 - ivi 1639); allievo di F. Vanni e di V. Salimbeni, l'influsso del Caravaggio fu poi decisivo per la sua arte; fu uno dei più importanti pittori toscani del sec. 17º. Tra le sue opere principali: la Morte del b. Antonino Patrizi a S. Agostino di Monticiano, la Fuga in Egitto (1621) ... Beccafumi, Domenico, detto il Mecherino Pittore e scultore (Valdibiena, Siena, 1486 circa - Siena 1551), tra i protagonisti, con il Rosso, il Pontormo, il Parmigianino, della "maniera" italiana; studiò da giovane le opere del Perugino, del Sodoma e di Raffaello, manifestando sin dai suoi primi dipinti eccezionali qualità luministiche, di un'irreale ...
Tag
  • STRAGE DEGLI INNOCENTI
  • GENTILE DA FABRIANO
  • MATTEO DI GIOVANNI
  • ANNUNCIAZIONE
  • BATTISTERO
Altri risultati per BENVENUTO di Giovanni di Meo Del Guasta
  • Benvenuto di Giovanni
    Enciclopedia on line
    Pittore (Siena 1436 - ivi 1518 circa). Allievo del Vecchietta, eseguì (1455) alcune storie di s. Antonio da Padova nel battistero di Siena; nel 1466 l'Annunciazione (ora nella pinac. di Volterra); nel 1470 l'Annunciazione nella chiesa dell'Osservanza a Sinalunga; nel 1475 il trittico, ora nella gall. ...
  • BENVENUTO di Giovanni
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 8 (1966)
    Giovanni Tantillo Figlio di Giovanni di maestro Meo del Guasta, da San Quirico, nacque a Siena il 13 sett. 1436. Idocumenti di archivio pubblicati dal Milanesi (III, 1856, pp. 79 s.) offrono poche notizie biografiche di B.: si limitano a segnalare sporadicamente qualche lavoro o reclami per il pagamento ...
Vocabolario
mèo³
meo3 mèo3 s. m., pop. tosc. – Minchione, sciocco, nelle locuz. bravo meo, e fare il meo. Propriam., accorciamento fam. di Bartolomeo, usato nelle locuz. pare la camicia di Meo, è come la camicia di Meo, con riferimento a una faccenda lunga,...
mèo²
meo2 mèo2 (ant. mèu) s. m. [dal lat. meum, gr. μῆον o μεῖον]. – Nome pop. di due piante ombrellifere, il finocchio alpino (lat. scient. Meum athamanticum) e la motellina, appartenente questa a un altro genere (Ligusticum mutellina) ma ascritta...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali