HÖIJER, Benjamin
Filosofo svedese, nato a Stora-Skedvi nel 1767, morto a Upsala nel 1812. Insegnante nell'università di Upsala (dal 1789 come libero docente, dal 1809 come professore), contribuì vivamente, a lato di D. Boethius, alla diffusione in Svezia del pensiero kantiano e postkantiano, da lui conosciuto anche in occasione di un viaggio in Germania, in cui aveva stretto relazione con Reinhold, K. L. Fichte e Schelling. Le sue opere filosofiche, in cui non mancano aspetti originali, ma che nel complesso manifestano l'influsso preponderante dell'idealismo germanico e particolarmente della filosofia dell'identità dello Schelling, sono state raccolte dal fratello nei Samlade skrifter (voll. 5, Stoccolma 1825-27).
Bibl.: L. Buygden, B. H., 1872; B. Liljekrantz, B. H., 1912; id., H.s identitetsfilosofi, Lund 1913.