BENGUELLA o Bencuela (A. T., 118-119)
Città costiera dell'Angola centrale, capoluogo del distretto omonimo, situata a 12°34′ S. e 13°20′ E. La fondarono nel 1617 i Portoghesi, condotti da Manuel Cerveira Pereira, e le diedero nome São Felipe de Berenguella, dal preesistente nome della regione. Conta circa 3000 abitanti (1911), nella maggior parte indigeni delle tribù Bailunda e Mondomba (Bantu). Giace in una delle più calde zone della colonia, peraltro soggetta a violenti temporali provenienti dal N., alla foce del torrente Kavako, che ha le sue origini dalle falde occidentali dell'altipiano del Benguella a circa 120 km. a E. Il suo porto, che è decaduto dopo la fondazione di quello di Lobito, situato 30 km. a NE., esporta ancora una notevole quantità di caucciù, caffè, avorio e pelli. Prima della soppressione degli schiavi era uno dei porti più frequentati dalle navi negriere che facevano il traffico col Brasile e con Cuba; e aveva allora una popolazione molto maggiore della presente. Benguella è stazione della linea (ferrovia del Benguella) che da Lobito per Bihé e Munhango conduce alla frontiera del Congo (lunga 1000 km.; scartamento m. 1,067). È provvista di ufficio postale, di stazione telegrafica d'irradiamento verso l'interno e di stazione di telegrafia senza fili; un cavo sottomarino la collega con S. Paolo di Loanda e Mossamedes.
La Vecchia Benguella, Benguela Velha, è una piccola e quasi abbandonata cittadina situata a 200 km. a N. dell'attuale.
Per la bibliografia v. angola.