BENEDETTO
Cardinale prete del titolo di S. Pietro in Vincoli (detto anche di S. Eudossia), non può essere identificato con Benedetto di S. Pudenziana, né si può attribuire a lui la legazione in Francìa del 1100; anche la notizia della sua presenza al sinodo di Guastalla del 1106 (Ciacconio, Cardella) è dovuta ad una confusione con il sinodo lateranense, convocato nel marzo 1112 da Pasquale II per sconfessare il privilegio sull'investitura laica estortogli da Enrico V l'anno precedente; è proprio in questo sinodo infatti che B. compare per la prima volta.
Sotto il pontificato di Pasquale II appaiono sottoscrizioni di B. in vari privilegi concessi da questo papa: l'11 maggio 1112 a favore del monastero di SS. Agnese e Costanza sulla via Nomentana, affidato a religiose perché ne restaurassero la vita monastica; il 25 febbr. 1114, di conferma dei beni della Chiesa marsicana, concesso su richiesta del vescovo Berardo; il 24 maggio 1116 di istituzione di un monastero presso la chiesa dei SS. Quattro Coronati, privilegi tutti emanati da Roma.
Nel 1118 B. partecipò all'elezione del pontefice Gelasio II e nel febbraio 1119 fu tra i cardinali che da Roma, ove era presente l'antipapa Gregorio VIII, inviarono l'assenso all'elezione al pontificato di Guido di Vienne (Callisto II), avvenuta a Cluny. Sotto il pontificato di questo papa più numerose si fanno le testimonianze di B. che compare come sottoscrittore di numerosi privilegi dal 3 genn. 1121 al 4 giugno 1124; si possono ricordare, tra quelli di maggior interesse, i due privilegi (3 genn. 1121 e 6 apr. 1123) riguardanti il problema dei vescovi della Corsica, la cui consacrazione fu sottratta al vescovo di Pisa e avocata al pontefice; gli altri riguardano conferme o giudizi (nel 1121: il 7 gennaio a favore della Chiesa di Ravenna; il 17 aprile a favore di Giovanni cardinale prete di S. Crisogono; il 25 maggio a favore della basilica costantiniana; nel 1124: il 1° aprile a favore del vescovo di Siena; il 24 giugno a favore del monastero dei SS. Ciriaco e Nicola in via Lata).
È possibile che B. abbia accompagnato Callisto II nel primo viaggio che questi compì nell'Italia meridionale nell'estate-autunno del 1120, dopo aver preso possesso di Roma, se è B. il cardinale prete "Benedictus" - la specificazione del titolo manca per una lacuna - che sottoscrive, insieme ad altri cardinali, la bolla con cui la Chiesa aversana veniva riconosciuta suffraganea di Roma, emanata dal pontefice a Benevento il 24 sett. 1120 su richiesta del vescovo di Aversa Roberto.
B. seguì certamente Callisto II nel secondo viaggio verso il Sud, svoltosi tra l'autunno del 1121 e i primi mesi del 1122, compiuto per tentare di riconciliare il duca di Puglia Guglielmo con Ruggero conte di Sicilia e Calabria: la sua sottoscrizione compare infatti nella lettera pontificia dei 28 dic. 1121, datata da Catanzaro, in cui lo stesso Callisto narra del suo tentativo e ricorda la dedicazione della chiesa di S. Maria, e dei SS. Pietro e Paolo fatta in quella città. Partecipò al primo concilio ecumenico lateranense, apertosi il 18 marzo 1123, concilio che oltre a rinnovare i decreti per la riforma della Chiesa, sanzionò il concordato che era stato concluso a Worms nel settembre 1122 con l'imperatore Enrico V. Il nome di B. compare ancora in sottoscrizioni durante il pontificato di Onorio II, il 2 apr. 1125 e il 21 luglio 1126. Morì prima del 7 maggio dell'anno 1128: in questa data appare titolare di S. Pietro in Vincoli il cardinale Matteo.
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