BENEDETTO
Il nome di questo vescovo di Cerveteri compare per la prima volta nelle sottoscrizioni vescovili alla bolla del 3 genn. 1015, con la quale Benedetto VIII, al termine di un sinodo romano, confermava i privilegi dei monastero di Fruttuaria. B. compare ancora, quale testimone, in due documenti pontifici del 26 genn. 1017, concernenti l'uno la concessione a Bemardo conte di Besalù di fondare una chiesa vescovile nel suo contado, l'altro la promessa della protezione papale su detta chiesa, dedicata al S. Salvatore ed ai SS. Genesio e Michele. Nel dicembre 1024 (Kehr, II, p. 28, e Jaffé-Loewenfeld, n. 4063; Mansi, XIX, col. 487, data, invece, con qualche incertezza, al 1028) B. assiste al concilio nel quale viene decretata la restituzione del patriarcato di Grado ad Orso, già spogliatone da Poppone, patriarca di Aquileia. L'ultima notizia. su di lui ci è data dalle sottoscrizioni vescovili degli atti del 14 dic. 1026, relativi al sinodo lateranense nel quale Giovanni XIX confermava Pietro, vescovo di Silvacandida, nei suoi diritti sulla chiesa di S. Andrea di Galeria.
L'Ughelli (X, col. 34) data al 1029 il concilio relativo al patriarcato di Grado (anche Mansi, XIX, col. 491, con qualche incertezza) e perciò fissa in quell'anno la fine del vescovato di Benedetto. Il Cappelletti e il Gams ugualmente ritengono che B. abbia esercitato le sue mansioni vescovili fino al 1029, sebbene non adducano testimonianze per convalidare tale affermazione.
Sembra che B. sia stato l'ultimo vescovo di Cerveteri: infatti non si registra memoria di suoi successori e si fa cadere intorno al 1029 la fusione della diocesi di Cerveteri con quella suburbicaria di Porto.
Fonti e Bibl.: G. D. Mansi, Sacr. concil. novaet ampliss. collectio. XIX, Venetiis 1774, col. 491; Migne, Patr. Lat., CXXXIX, coll. 1064, 1066; Ph. Jaffé-S. Loewenfeld, Regesta pontific. rom., Lipsiae 1885, n. 4063; P. F. Kehr, Italia pontificia, II, Berolini 1907, p. 28; C. B. Piazza, La gerarchia cardinalizia, Roma 1703, p. 87; F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra, X, Venetiis 1722, col. 34; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia, I, Venezia 1844, pp. 548 s.; P. B. Gams, Series episcoporum…, Ratisbonae 1873, p. XII; G. Schwartz, Die Besetzung der Bistümer Reichsitaliens…, Leipzig und Berlin 1913, p. 269; U. Chevalier, Répert. des sources hist. du Moyen Age, Bio-Bibliographie, I, Paris 1905, col. 543 (s.v. Bernard I Taillefer, comte de Besalù); Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VIII, col. 199.