BENEDETTO
Il suo nome compare per la prima volta in un contratto di livello del 23 maggio 997. L'inizio del suo vescovato a Volterra intorno a quell'anno e la sua continuità fino al 1015, negata dagli storici volterrani Giovanelli (p. 161, dal 1005 al 1007), Ammirato (dal 1002 al 1015), Leoncini (dal 1000 al 1015), Maffei (1000 al 1014) e da Ughelli (dal 1002 al 1015), Cappelletti (dal 1003 al 1014) e Gams (dal 1000 al 1014), è testimoniata da altri documenti: dai contratti di livello, dell'11 febbr. e del 9 dic. 998, del 18 apr. 1001, del 2 luglio 1002, del 18 ott. 1004, dei 18 maggio, 16 giugno, 1° settembre ed ottobre 1005, del 30 marzo, 27 maggio, 10 e 22 ott. 1007 (quello del 10 è un contratto di permuta), dell'ottobre 1011 e del 13 luglio 1015. Tra il 1003 ed il 1007 Giovanni XVIII confermava B. nel possesso della pieve di Elsa e della cella di S. Maria in Sponge, usurpatogli dal conte Ildebrando III Aldobrandeschi. Nel 1014, dietro richiesta di B., Enrico II, con un diploma dato a Fasiano, concedeva al vescovato e al capitolo di Volterra alcuni privilegi assicuranti la protezione imperiale dei beni diocesani.
In Antiquitates Italicae Medii Aevi, V, Coll. 238-40, il diploma è datato al 1015 e così in Ammirato, pp. 79-80, Leoncini, pp. 396-398, Ughelli, I, col. 1434. Il documento, tuttavia, sebbene sia segnato 1015, è da assegnarsi al 1014, in base alle indicazioni del primo anno di regno di Enrico II e dell'indizione XII.
L'ultima notizia di B. è del 22 nov. 1015, quando il vescovo siede in giudizio, accanto al margravio di Toscana Ranieri ed ai giudici imperiali Rodolfo e Pietro, per decidere di una controversia vertente tra alcuni privati e Pietro, abbate di S. Salvatore in Isola.
Il Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés. non conosce questo documento e data al 22 nov. 1015 il diploma di Enrico II, facendo ugualmente cadere in quel giorno l'ultima notizia di Benedetto. Successore di B. fu probabilmente "Gumfredus", la cui esistenza è testimoniata per la prima volta in un documento del 2 aprile 1017.
Fonti e Bibl.: L. A. Muratori, Antiquitates Italicae Medii Aevi, V, Mediolani 1741, coll. 238-240; Heinrici II et Arduini Diplomata, a cura di H. Bresslau, in Mon. Germ. Hist., Dipl. regum et imper. Germaniae, III, 1, Hannoverae 1900, n. 292; Regestum Volaterranum, a c. di F. Schneider, in Regesta Chartarum Italiae, I, Roma 1907, pp. 32-40; P. F. Kehr, Italia pontificia, III, Berolini 1908, pp. 282-83; R. Maffei, Storia volterrana..., a c. di A. Cinci, Volterra 1887, pp. 17-23; M. Giovanelli, Cronist. dell'antichità e nobiltà di Volterra..., Pisa 1613, p. 161; S. Ammirato, Vescovi di Fiesole, di Volterra, et d'Arezzo, Fiorenza 1637, pp. 76-80; F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra. I. Venetiis 1717, Coll. 1431-34; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia, XVIII, Venezia 1864, p. 222; P. B. Gams, Series episcoporum..., Ratisbonae 1873, col. 763; G. Leoncini, Illustraz. sulla cattedrale di Volterra, Siena 1896, pp. 244-45, 396-398; F. Schneider Toscanische Studien, in Quellen und Forschungen aus italien. Archiven und Bibliotheken, XI (1908), p. 34; G. Schwartz, Die Besetzung der Bistümer Reichsitaliens, Leipzig-Berlin 1913, p. 223; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VIII, col. 271.