Varchi, Benedetto
Letterato (Firenze 1503-ivi 1565). Procuratore e notaio, si dedicò tuttavia solo alle lettere. Repubblicano, seguace degli Strozzi, andò in esilio a Venezia, passando poi a Padova e a Bologna. Dato fondo alle sue sostanze, finì per riconciliarsi col duca Cosimo (1543), che gli diede vari incarichi onorifici. Poco prima di morire (1564) fu ordinato sacerdote. La sua opera più importante è la Storia fiorentina, scritta per incarico del duca: in 16 libri, copre il periodo dal 1527 al 1538 (pubbl. solo nel 1721). Accurata nella documentazione, mostra notevole indipendenza di giudizio nei riguardi dei Medici e di Cosimo. Altre opere: l’incompiuto dialogo Ercolano (post., 1570), le Lezioni tenute all’Accademia Fiorentina (della quale fu console dal 1545), i Sonetti (1555-57), le Orazioni e una commedia, La suocera (post., 1569). Compose anche scritti grammaticali e filosofici.