PISTRUCCI, Benedetto
Incisore di gemme e di conî e medaglista, nato a Roma il 29 maggio 1784, morto a Flora Lodge (Windsor) il 16 settembre 1855. Scolaro del Tofanelli e di Niccolò Morelli, cominciò fin da giovinetto a fare cammei di tipo antico per mercanti e signori di Roma; di qui si trasferì nel 1814 a Parigi e poi, dopo la caduta di Napoleone, a Londra, dove passò quasi tutto il rimanente della sua vita. La sua maestria d'incisore fece sì che fosse scelto un suo cammeo in diaspro col ritratto di Giorgio III come modello per il diritto delle nuove monete d'oro, per cui egli fornì anche il rovescio con S. Giorgio e il drago (tratto da una gemma antica) preparandone prima il cammeo e poi il conio. Per Giorgio III e per Giorgio IV fece fino al 1825 parecchi disegni di monete d'oro e d'argento, ma solo nel 1828 ebbe il titolo di capo medaglista alla zecca di Londra, dove rimase fino al 1849 (salvo una breve parentesi dal 1839 al 1840, in cui fu capo incisore alla zecca di Roma) lavorando esclusivamente a conî di medaglie e riprendendo la sua attività d'incisore di gemme, non senza attendere anche a qualche scultura.
Il suo capolavoro è un grande medaglione commemorativo della battaglia di Waterloo, con moltissime figure, cui lavorò per più decennî e di cui rimangono i conî a Londra; non sembra però che fosse mai effettivamente coniato. I suoi cammei, ottimi di disegno e di esecuzione, sono tutti di stile classicheggiante e passarono spesso per antichi; i più sono di soggetto mitologico, o ritratti; assai accurate sono anche le sue medaglie, di cui meritano di essere ricordate quelle eseguite per le incoronazioni di Giorgio IV e della regina Vittoria, quella commemorativa della visita di Giorgio IV in Irlanda (1825), e le medaglie del duca di York (1827) e del duca di Wellington (1841).
Bibl.: F. Azzurri, Cenni biografici di B. P., Roma 1887; F. Lenzi, L'arte e le opere di B. P., in Rass. numismatica, 1904, pp. 125-127 e tavv. II-VI; L. Forrer, Biographical dictionary of medallists, IV, Londra 1909, p. 582 e tavv. II-VI; L. Forrer, Biographical dictionary of medallists, IV, Londra 1909, p. 582 segg.; VIII, ivi 1930, p. 137 seg.; O. M. Dalton, Catalogue of the engraved gems of the post-classical periods in the British Museum, ivi 1915, pp. liv-lv; F. Eichler e E. Kris, Die Kameen im kunsthistorischen Museum in Wien, Vienna 1927, n. 627 segg.; E. Kris, Catalogue of post-classical cameos in the Milton Weil Collection, ivi 1932, p. 42; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVII, Lipsia 1933, (con la bibliografia precedente).