DEI, Benedetto
Viaggiatore, informatore politico, nato in Firenze il 4 marzo 1418, morto presso questa città il 2 agosto 1492. Esordì al servizio di Firenze, ma avendo preso poi parte a una congiura contro Luca Pitti, il D. abbandonò la patria e intraprese lunghi viaggi in Africa e in Asia. Fu a Tunisi, si spinse fino a Timbuctù, visitò le isole dell'Arcipelago finché pose stanza per alcuni anni a Costantinopoli. Ivi godette della familiarità del sultano, cui svelava le intenzioni ostili dei Veneziani, ma che al tempo stesso dissuadeva dal tentare l'impresa d'Italia. Ritornato nel 1468 in Firenze fu al servizio dei Medici e poi di altre corti italiane.
Ha lasciata una cronaca, che è piuttosto una raccolta di notizie diverse (storiche, geografiche, politiche, di statistica, di finanza, di arte, ecc.); in cui si trova, in gran parte, riassunto e riordinato il materiale di altra sua opera, Le memorie storiche, e che ci fornisce dati importanti, specialmente sull'Impero ottomano. Curiose le sue poesie, specie i sonetti in difesa della fede, scritti per rispondere a un sonetto di Luigi Pulci.
Bibl.: L. Frati, Un viaggiatore fiorentino del '400, in Intermezzo, 10 gennaio 1890; M. Pisani, Un avventuriero del Quattrocento: La vita e le opere di B. D., Napoli 1923 (Biblioteca della Rassegna, V), con abbondante bibliografia.