CRAXI, Benedetto
Uomo politico, nato a Milano il 24 febbraio 1934. Iniziò l'attività politica nel movimento giovanile socialista, partecipando con un gruppo di dirigenti universitari socialisti, comunisti e indipendenti di sinistra alla redazione del giornale giovanile Il Risorgimento. Collaboratore dell'Avanti, della Conquista e di Mondo Operaio, dopo i fatti d'Ungheria promosse la costituzione di una corrente autonomista all'interno del movimento giovanile socialista, con un bollettino di orientamento ideologico e di dibattito politico. Membro del Comitato centrale del Partito socialista, esponente degli autonomisti di Nenni (1957), consigliere nazionale e poi vice presidente dell'Unione nazionale universitaria (UNURI), fu delegato al congresso dell'Unione internazionale degli studenti e a numerose conferenze studentesche. Nel 1959, rieletto nel comitato centrale del PSI, riprese l'attività diretta nel partito come responsabile di zona a Sesto San Giovanni, consigliere comunale a Milano (1960) e segretario provinciale (1965). Entrato a far parte della direzione nazionale del partito, partecipò attivamente al movimento per l'unificazione tra socialisti e socialdemocratici. Deputato e consigliere comunale (1968), dopo la scissione socialdemocratica del 1970 fu nominato vicesegretario nazionale del PSI. Membro della Commissione esteri della Camera, per la sua esperienza nel settore ha rappresentato il partito in seno all'Internazionale socialista, partecipando alle riunioni dell'esecutivo, alle conferenze dei leaders socialisti e alle conferenze internazionali per il Cile e la Cecoslovacchia (1974). Nominato dal XL congresso segretario nazionale (1976) ha affrontato il dibattito apertosi nel partito dopo il mancato successo elettorale del giugno 1976; sostiene una linea politica intesa al raggiungimento di un'effettiva unità interna e al recupero di uno spazio politico al PSI, contro il bipolarismo, in sede elettorale, tra PCI e DC.