benedettiano
agg. Di Benedetto XVI, papa dal 2005 al 2013.
• Negli episcopati il rientro dei lefebvriani «moderati» inasprirà il dibattito sugli aggiustamenti benedettiani dell’eredità wojtyliana. A cinquant’anni dall’avvio del Vaticano II il conflitto sulla sua interpretazione è più acceso che mai. (Luigi Accattoli, Corriere della sera, 21 aprile 2012, p. 58, Idee & opinioni) • Un Papa, si disse con temerario compiacimento, che avrebbe garantito il prevalere della fede sulla carità, della convinzione sull’inquietudine, dell’autorità sulla speranza. Ecco, si capisce adesso che non era Joseph Ratzinger ad alimentare questa visione di energetica potenza. […] E fu lo scandalo terribile della pedofilia a sconquassare l’esordio benedettiano, e poi il disastroso discorso di Ratisbona, che pure meritava una lettura più profonda, ma finì per incagliarsi ‒ le crudeli leggi della comunicazione sfuggendo ai teologi ‒ su un’unica frase di un certo imperatore bizantino di cui quasi tutti ignoravano l’esistenza, Manuele Paleologo, che pure tradiva un certo gusto professorale per l’erudizione. (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 12 febbraio 2013, p. 6).
- Derivato dal nome proprio Benedetto (XVI) con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
- Già attestato nella Repubblica del 19 giugno 2005, p. 1, Prima pagina (Eugenio Scalfari).