benecomunismo
(bene comunismo), s. m. (iron.) La ricerca del bene comune.
• Alle sue origini, il capitalismo cancellò gli usi civici e ne fece la base della sua accumulazione primitiva: oggi se ne impadronisce, fino all’acqua, fino all’aria, per dilazionare ‒ grassamente ‒ il suo rendiconto. C’è spazio per la fraseologia, magari per qualche «bene comunismo». Ma le questioni sono quelle. (Adriano Sofri, Repubblica, 28 gennaio 2011, p. 1, Prima pagina) • Insomma, l’utopia del benecomunismo comincia a confrontarsi con la dura realtà delle cose quando finalmente accadono scollandosi dalla carta. (Luca Fazio, Manifesto, 20 maggio 2012, p. 5, Italia) • È un fatto tuttavia che la sindaca [Chiara] Appendino abbia preferito il professionista cremonese designandolo ad della Smat, come curiosamente indica lui stesso nella domanda per la nomina, ad altri candidati di provata esperienza manageriale: oltre all’ex amministratore delegato di Consip, nonché dirigente dell’Enav, Domenico Casalino, anche a Paola Bosso, ex direttrice finanziaria della Lavazza. Ma anche al giurista teorico del «benecomunismo», nonché figura di riferimento dei comitati per l’acqua pubblica, Ugo Mattei. (Gabriele Guccione, Repubblica, 11 luglio 2017, Torino, p. XI).
- Derivato dall’espressione bene comune con l’aggiunta del suffisso -ismo.