BENCI di Cione Dami
Architetto. Di famiglia comacina, operò in Firenze e ivi morì nel 1388. Iscritto all'Arte dei maestri di pietra e di legnami, già nel 1349-50 lavorava insieme con Neri di Fioravante nel palazzo del podestà, alla chiesa di S. Carlo e alla loggia di Orsammichele. Saltuariamente prese anche parte ai lavori del duomo, anzi fu uno dei quattro architetti e dei quattro pittori che nel 1366-68 presentarono quel progetto per il proseguimento della fabbrica che fu poi eseguito. A lui e a Simone di Francesco Talenti venne affidata nel 1376 la costruzione della loggia della Signoria. Prese anche parte al governo della repubblica: nel 1367 e nel 1374 era priore; nel 1385 fu inviato ambasciatore ad Arezzo. È ben difficile, dall'esame dei documenti, di poter giudicare della sua originalità, poiché egli vi appare sempre in collaborazione con altri; ma sembra che egli fosse più che un abile costruttore, se il suo nome è legato a due capolavori dell'architettura gotica fiorentina: la chiesa di S. Carlo e la loggia della Signoria.
Bibl.: K. Frey, in Thieme Becker, künstler-Lexikon, III.