CHADLI, Ben Gedid
CHADLI, (Shādhilī), Ben Gedīd
Uomo politico algerino, nato a Bultegia il 14 aprile 1928. Di origini contadine, si unì ancora giovane alle truppe del Fronte di Liberazione Nazionale, impegnato nella guerra d'indipendenza. Dal 1955 al 1960 Ch. compì una rapida ascesa ai vertici dell'esercito di Liberazione Nazionale e nel 1962, all'indomani dell'indipendenza algerina, si schierò a fianco di Boumedienne (Bū Midyan) contro il governo provvisorio di Ben Kheddā. Capo della regione militare di Costantina e di quella di Orano, si schierò ancora una volta a fianco di Boumedienne quando questi dichiarò deposto il presidente Ben Bellā. In quella occasione, Ch. entrò a far parte del Consiglio della rivoluzione (1965) e divenne poi ministro della Difesa (1978). Dopo la morte del presidente Boumedienne, Ch. fu proclamato segretario generale del partito (31 gennaio 1979), e in seguito eletto presidente della Repubblica (7 febbraio 1979). Praticamente sconosciuto come uomo politico di primo piano, Ch. ha saputo crearsi successivamente una solida reputazione, grazie anche al suo comportamento esente da ogni protagonismo e poco incline a un eccessivo accentramento dei poteri, differenziandosi così sensibilmente dal suo predecessore sia nell'immagine che nell'azione politica. Ottenuto ancora una volta il mandato presidenziale nel 1984, Ch. si trovò in seguito ad affrontare la più grave crisi politica dell'Algeria indipendente. A seguito della rivolta sociale promossa dalle forze integraliste il 5 ottobre 1988, Ch. dovette dapprima intervenire personalmente per ripristinare la normalità e in seguito ha promosso una serie di riforme volte a liberalizzare la vita politica algerina. Le elezioni del dicembre 1988 confermarono per la terza volta Ch. a presidente della Repubblica, ma la stabilità del suo potere appare minacciata dalla forza crescente del Fronte di salvezza islamico, il partito fondamentalista che ha vinto le elezioni amministrative del 1990.