ACHMADULINA, Bella (Izabella) Achatovna
Poetessa russo-sovietica, di lontana ascendenza italiana (nata a Mosca il 10 aprile 1937); terminati gli studi presso l'istituto Gor′kij nel 1960, divenne ben presto una delle voci più interessanti e caratterizzate della nuova generazione poetica (aveva esordito già nel 1955). La sua prima raccolta di versi, Struna ("La corda", 1962), è già pervasa da un timbro di voce ben maturo, che accomuna in equilibrio precario ma affascinante la sfumatura dei contorni, la problematicità degli oggetti e dei risvolti psicologici, con una dizione precisa e definitiva. Il poema Moja rodoslovnaja ("La mia genealogia", 1964), confermava le sue doti. L'ultima raccolta di versi, Uroki muzyki ("Lezioni di musica"; trad. it. Tenerezza e altri addii, Parma 1971) è del 1969, e presenta alcune stimolanti novità rispetto al genere da lei coltivato in precedenza. L'A. ha lavorato anche come saggista, traduttrice e sceneggiatrice cinematografica.
Bibl.: G. Curikova, Poezija, igra, žizn′ ("Poesia, gioco, vita"), in Literaturnaja gazeta, 17 marzo 1964; V. Ognev, Struna, in Literaturnaja Rossija, 8 marzo 1968; S. Vitale, Introduzione a Tenerezza e altri addii, cit.