CORENZIO, Belisario
Pittore, nato verso il 1560 (forse nel 1558), morto dopo il 1640. Greco di origine se non di nascita, apparve a Napoli nel 1590. Non si può con certezza affermare, col De Dominici, un suo giovanile tirocinio pittorico nella bottega del Tintoretto a Venezia; ma certo nelle sue pitture si può osservare un tintorettismo, di seconda mano e deteriore, fuso col manierismo romanistico dedotto dal Cavalier d'Arpino. Facilissimo frescante, il C. tenne a Napoli il campo della decorazione pittorica chiesastica. La sua arte mediocre si ritrova ancora in quasi tutte le chiese di Napoli, quale testimonianza di una pronta faciloneria manieristica, mai rinnovata o corroborata dai nuovi intendimenti artistici che furono proprî del Seicento. Tuttavia, l'influsso del C. si propagò con larghezza sui Napoletani minori del '600; e ne son prova ad esempio, gli affreschi di Domenico Gargiullo nel coro dei conversi nella certosa di S. Martino, dipinti nel 1638.
Bibl.: De Dominici, Vite dei pittori, scultori ed archit. napoletani, II, Napoli 1743; G. Sobotka, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912 (con la bibl. precedente); A. De Rinaldis, La pittura del seicento nell'Italia meridionale, Firenze 1929.