Belgistan
s. m. inv. La comunità islamica del Belgio e le zone in cui essa vive.
• [tit.] Molenbeek, dove Bruxelles diventa «Belgistan» / Il quartiere dove sono stati arrestati nove dei 13 terroristi / Oltre il canale un mondo a sé tra kebab, niqab e muezzin (Secolo XIX, 17 gennaio 2015, p. 3, Primo piano) • [tit.] «Belgistan», si sapeva tutto già tredici anni fa / I servizi segreti già nel 2002 avevano individuato gruppi salafiti (Giornale, 21 novembre 2015, p. 10, Il Fatto) • Terroristi nati, cresciuti e radicalizzati nel Belgio diventato «Belgistan». Una fucina jihadista nel cuore d’Europa e delle istituzioni dell’Unione. Il paese del Vecchio Continente ‒ dicono le statistiche ‒ che ha esportato il più alto numero (in rapporto alla popolazione) di foreign fighter nei territori del Califfato, Siria e Iraq. (Paolo Berizzi, Repubblica, 7 agosto 2016, p. 2).
- Espressione inglese a sua volta ricavata dal nome proprio Belgi(um) e da -stan, di origine indoeuropea, per designare ‘una popolazione e il suo territorio’.