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behaviorismo

Dizionario di Medicina (2010)
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behaviorismo


Teoria e scuola di psicologia (dall’ingl. behaviour, «comportamento»), di cui fu iniziatore lo psicologo americano John B. Watson nel 1914 e che dominò la ricerca sperimentale in psicologia negli USA fino alla fine degli anni Cinquanta del 20° secolo. Il b. pone come unico oggetto della psicologia il comportamento osservabile dell’individuo, cioè le sue reazioni in una determinata situazione, abbandonando i concetti di mente, di Io e di coscienza. Il comportamento prende il posto della sensazione e della percezione della psicologia classica, cosicché il pensiero viene ricondotto all’attività muscolare impiegata per parlare, il sentimento al tono edonico dipendente dai movimenti d’intumescenza e di restrizione degli organi genitali. Pertanto il b. si avvicina molto alla tesi del fisiologo russo Ivan P. Pavlov, riducente la psicologia alla fisiologia, nonostante Watson distinguesse tra la prima, che studia il funzionamento degli organi, e la seconda, che studia il comportamento dell’individuo nel suo complesso.

behaviorismo

Secondo uno dei suoi massimi esponenti, lo psicologo sperimentale americano Burrhus F. Skinner, qualunque comportamento umano e animale può essere modificato dal rinforzo (➔) mediante il condizionamento operante (➔ apprendimento); la psicologia scientifica dovrebbe quindi studiare soltanto le correlazioni tra particolari stimoli ambientali (S) e le reazioni motorie o verbali apprese dal soggetto (R) in risposta a tali stimoli. Il modello concettuale del comportamento secondo il b. è perciò rappresentato nell’espressione S➔R. Ulteriori e importanti sviluppi della teoria del b. si sono avuti con Clark L. Hull ed Edward C. Tolman, grazie ai quali il cosiddetto neobehaviorismo recuperò l’interesse per quelle variabili interne dell’individuo (definite variabili intervenienti) che modulano la correlazione tra S e R. Il modello originario venne perciò modificato in S➔O➔R, proprio per accentuare il ruolo dei fattori individuali (abitudini, atteggiamenti, esperienza passata, ecc.) che modificano del tutto o in parte la percezione dello stimolo S e l’organizzazione della risposta R da parte dell’organismo O. Grazie a questo rinnovamento concettuale, dal b. scaturì alla fine degli anni Cinquanta del 20° sec. la rivoluzione che portò alla nascita della psicologia cognitiva (➔).

la mente behaviorismo fig vol1 001550 002.jpg

Vedi anche
cognitivismo Indirizzo psicologico che si occupa dei processi cognitivi mediante i quali un organismo acquisisce informazioni dall'ambiente, le elabora ed esercita su di esse un controllo. Secondo il cognitivismo, essendo la conoscenza sempre mediata, è fondamentale il concetto di esperienza: infatti, da un lato ... John Broadus Watson Psicologo statunitense (Greenville, Carolina del Sud, 1878 - Woodbury, Connecticut, 1958). Prof. alla Johns Hopkins University di Baltimora (1908-1920), spaziò con le sue ricerche dal campo della psicologia animale e al settore della psicologia infantile. Pur negli eccessi di un'enunciazione dei problemi ... comportamento In generale, modo di comportarsi di un individuo, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui è a contatto. Psicologia Il complesso coerente di atteggiamenti assunti in reazione a determinati stimoli, o l’attività di un soggetto nelle sue manifestazioni. ... Edward Chace Tolman Psicologo statunitense (West Newton, Mass., 1886 - Berkeley, California, 1959). Prof. di psicologia all'univ. di California, fu sostenitore del behaviorismo "molare" (in contraddistinzione e a critica del behaviorismo "molecolare" di J. B. Watson). Le sue ricerche ebbero come oggetto il comportamento ...
Tag
  • CONDIZIONAMENTO OPERANTE
  • PSICOLOGIA COGNITIVA
  • EDWARD C. TOLMAN
  • JOHN B. WATSON
  • PSICOLOGIA
Altri risultati per behaviorismo
  • behaviorismo
    Enciclopedia on line
    Teoria e scuola di psicologia (dall’ingl. behaviorism, der. di behaviour «comportamento»), di cui fu iniziatore J. B. Watson, nel 1914. Pone come unico oggetto della psicologia il comportamento dell’individuo, cioè le sue reazioni in una determinata situazione. Il comportamento prende il posto della ...
  • teoria comportamentista
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Teoria del comportamento umano e animale elaborata da John B. Watson e Burrhus F. Skinner. Tale teoria è basata non sullo studio di variabili soggettive, come il pensiero o la coscienza, ma sulla correlazione tra eventi ambientali osservabili e misurabili e altri eventi, altrettanto osservabili e misurabili, ...
  • Comportamentismo
    Enciclopedia delle scienze sociali (1992)
    Luciano Gallino Varietà del comportamentismo nelle scienze sociali La mappa del comportamentismo nelle scienze sociali presenta complicate diramazioni. Al fine di orizzontarsi su tale mappa occorre un punto di riferimento. Per ragioni a un tempo storiche e metodologiche esso non può trovarsi che nella ...
  • NEOCOMPORTAMENTISMO
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)
    Nino Dazzi . Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo massimo sviluppo, ma la cui influenza si estende fino alla fine degli anni Cinquanta e per taluni autori (v. per es. B. ...
Vocabolario
behaviorismo
behaviorismo ‹bea-› s. m. [dall’ingl. behaviorism (der. di behaviour «comportamento», in grafia d’America behavior), termine coniato dallo psicologo statunitense J. B. Watson nel 1912]. – Teoria e scuola di psicologia che, abbandonando...
behaviorista
behaviorista ‹bea-› s. m. e f. e agg. [dall’ingl. behaviorist] (pl. m. -i). – Seguace del behaviorismo; relativo al behaviorismo.
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