BEFFROY de Reigny, Louis-Abel
Pubblicista e commediografo francese, nato a Laon nel 1757, morto a Parigi nel 1811. Condiscepolo di Camillo Desmoulins, si avviò alla carriera ecclesiastica, che poi abbandonò per seguire le sue tendenze letterarie ed artistiche. Acquistò subito una certa notorietà per componimenti di vario genere: opuscoli bizzarri, canzoni umoristiche, poemetti eroicomici. Nel 1785 foridò il periodico satirico Les lunes, collezione rara di 24 voll. in 12° cui seguirono 10 voll. del Courrier des planètes (1788-92), ch'egli redigeva sempre da solo, con lo pseudonimo, divenuto popolarissimo, di "Cousin Jacques". Dopo la presa della Bastiglia, la sera stessa del 14 luglio, fu invitato a redigere un Précis exact, ch'ebbe un'enorme diffusione. Scrisse numerose commedie, operette, vaudevilles, con una vena poetica inesauribile e un facile e fecondo talento musicale. La satira in tre atti e in prosa Nicodème dans la lune (1791) assunse l'importanza di un evento politico, ed ebbe più di quattrocento rappresentazioni. Ma la sua opera di maggior lena, il Dictionnaire néologique des hommes et des choses de la Révolution, già uscito in tre volumi (1795-1800), fu interrotta da Bonaparte primo console, che ne ordinò la soppressione per alcuni cenni ostili al regime di Brumaio.
Bibl.: Fr. Grille, Miettes littéraires biographiques et morales, Parigi 1853; G. Lecoq, Notes et documents sur B. de R., Laon 1874.