BEFANATA
. Si dice così in Toscana la canzone della Befana che brigate di fanciulli e di adulti, in compagnia di un sonatore di organetto, di violino, o di altro strumento, intonano sull'imbrunire del 5 gennaio, di porta in porta, specialmente davanti alle case delle famiglie agiate, per aver regali o mance. La befanata (beghenate nel Trentino), che corrisponde al canto della strenna di tanti altri luoghi (nelle Marche, Pasquella), è sacra e profana; l'una e l'altra specie, e più la seconda che la prima, contenenti formule di saluto, d'augurio e di ringraziamento per i doni attesi o avuti. Perché la rappresentazione della Befana (v.) sia di maggior effetto, questa suole essere personificata da uno della comitiva.
Bibl.: G. Giannini, Le befanate del contado lucchese, in Arch. trad. pop., XII; K. Farsetti, Befanate del contado toscano, Firenze 1900. Per la Pasquella: L. Mannocchi, La festa dell'Epif. nelle trad. marchig., nel vol. Feste, costumanze, superst. pop. nel circondario di Fermo, Fermo 1921, p. 23 seg.; A. De Nino, Usi e costumi abruzzesi, Palermo 1890, p. 88; A. T., I vecchi canti di Natale. Il "puernatus", in Studi Trentini, VII (1926), p. 76.