BEAUJOLAIS (A. T., 17-18-19)
Antica baronia creata dai signori di Beaujeu; nel sec. XV fu incorporata al dominio reale e divenne una suddivisione della provincia del Lionese. Oggi corrisponde press'a poco al circondario di Villefranche nel dipartimento del Rodano, e occupa quindi quella parte della catena montuosa frapposta tra la Loira e la Saona, ch'è limitata, al sud, dalla ferrovia che va da Lione a Roanne; al nord, dal Mâconnais. Questa zona montuosa (altezza massima 1012 m.), larga 30 km. e lunga circa 25, costituisce una curva irregolare, che s'abbassa lentamente ad ovest, con altipiani che si spingono fino alle rive della Loira (260 m.), e ad est scende, invece, con ripido pendio (la Côte Beaujolaise) verso la pianura della Saona (169 m.). Ci sono dunque due parti ben distinte; la Cote Beaujolaise e i Monts du Beaujolais.
La Côte Beaujolaise è sempre stata il cuore della regione. I suoi terreni, cristallini e porfirici, ricchi di sostanze minerali, e la sua felice esposizione (ad est), la rendono atta alla coltura della vite: i vini ricavati dai suoi vigneti hanno una fragranza speciale. La produzione media annua è di circa un milione d'ettolitri. La Côte è mediocremente popolata; ma conta numerosi castelli, che offrono saggi dell'architettura civile francese di tutti i tempi. Vi sono tre città: Beaujeu (2500 ab.), oggi alquanto in decadenza, e appartata nella sua valle; Belleville (2671 ab.) e Villefranche (17.000 abitanti), l'una e l'altra nella valle della Saona. Villefranche, che è l'odierna capitale del Beaujolais, è il centro principale del commercio dei vini e città industriale (industria del cotone, tintorie).
La montagna è rimasta a lungo una regione povera; ma dal sec. XVI, sotto l'influsso di Lione, vi si è sviluppata l'industria tessile, e oggi essa è una delle zone industriali più importanti del gruppo lionese: la tessitura del cotone è esercitata a Thizy (4266 ab.), quella delle coperte a Cours (5856), l'industria della mussola e dei ricami a Tarare (11.472 ab.).