BEAUFORT, François de Vendôme, duca di
Nato a Parigi nel 1616, figlio di Cesare, duca di Vendôme, bastardo legittimato del re Enrico IV e di Gabriella d'Estrées, fu una delle figure, se non più importanti, più rumorose ed appariscenti di quell'agitato periodo francese che tanti argomenti ha somministrato alle cronache galanti e alla storia romanzesca di Francia. Il nome del B. è mescolato in tutti gli eventi di quell'agitato quarantennio. Valoroso combattente da giovinetto, ebbe poi parte negl'intrighi e nelle congiure contro Richelieu: e più tardi si atteggiò prima a difensore della reggenza d'Anna d'Austria e indi, per intrighi di donne, si gettò al partito contrario all'onnipotente Mazarino; onde fu arrestato e detenuto per cinque anni in una fortezza, dalla quale riuscì ad evadere con una fuga romanzesca rimasta celebre. Nel periodo della prima guerra della Fronda, acquistò una grande popolarità, specie fra le femmine del mercato (che gli valse il titolo di roi des Halles), dovuta principalmente al suo bell'aspetto, alla sua nota bravura e anche al linguaggio popolaresco e spropositato di cui si serviva. Accostatosi più tardi al partito del principe di Condé, fu per qualche tempo governatore di Parigi, ma poi fu mandato in esilio. Rientrato in grazia alcuni anni dopo, occupò il posto d'intendente generale della navigazione, e negli anni 1664-65 diresse alcune spedizioni contro i corsari algerini. Nel 1669 fu messo alla testa d'una squadra francese mandata in soccorso dei Veneziani che, sotto il comando di Francesco Morosini, difendevano Candia contro i Turchi nel celebre assedio durato vent'anni; e morì (giugno 1669) in una delle numerose sortite notturne degli assediati. Grandi elogi funebri furono tributati alla sua memoria a Venezia, a Roma e a Parigi.