BEATRICE di Rethel, regina di Sicilia
Figlia del conte Guithero (Witer) di Rethel (nell'attuale dipartimento delle Ardennes) e di Beatrice, figlia del conte Goffredo di Namur, diventò probabilmente nel 1152 o 1153 moglie di Ruggiero II di Sicilia; fu madre di Costanza, più tardi moglie dell'imperatore Enrico VI di Hohenstaufen e madre di Federico II.
Dopo che la morte aveva strappato a Ruggiero II quattro dei suoi cinque figli maschi - Ruggiero duca di Calabria morì, ultimo, nel 1148 - e la successione al trono era assicurata solo dal quartogenito, Guglielmo, il re, rimasto vedovo per la morte della prima moglie Elvira, avvenuta nel 1135, si decise ad un nuovo matrimonio con Sibilla di Borgogna, la quale però morì, il 19 sett. 1151, poco dopo la nascita di un figlio, di cui nulla è noto. Così il vecchio re fu costretto a contrarre un terzo matrimonio, scegliendo Beatrice. È poco probabile che altre ragioni oltre quelle puramente dinastiche lo abbiano indotto a questa scelta, dato che non sono noti precedenti rapporti dei conti di Rethel con il re di Sicilia.
B. divenne madre di Costanza, che, secondo Goffredo da Viterbo (Pantheon, in Mon. Germ. Hist., Scriptores, XXII, a cura di G. H. Pertz, Hannoverae 1872, p. 263), sarebbe nata dopo la morte di Ruggiero, avvenuta il 26 febbr. 1154. La regina pare sia rimasta nel Regno di Sicilia anche dopo la morte del marito occupandosi dell'educazione della figlia, ma non abbiamo notizia delle ulteriori vicende della sua vita. È solo ricordata una bolla di Alessandro III, emanata il 2 apr. 1170 e destinata all'arcivescovo Enrico di Reims, come interveniente in favore di un suo parente - fratello o nipote - di nome Stefano, canonico della Chiesa di Reims.
B. morì, secondo un necrologio palermitano, il 31 marzo 1185 a Palermo e vi fu sepolta nella cappella di S. Maria Maddalena, appena sei mesi dopo che il fidanzamento della sua unica figlia Costanza col figlio dell'imperatore Federico I Barbarossa aveva portato d'un colpo la quasi dimenticata ultima figlia di Ruggiero II alla ribalta della storia.
Fonti e Bibl.: Tabularium Regiae et Imperialis Capellae Collegiatae Divi Petri in Regio Panormitano Palatio Ferdinandi II, a cura di A. Garofalo, Panormi 1835, p. 39, nota 3; Sigeberti Gemblacensis Chronica cum continuationibus, in Mon. Germ. Hist., Scriptores, VI, a cura di G. H. Pertz, Hannoverae 1844, p. 423; Gisleberti Chronicon Hanoniense, ibid., XXI, a cura di G. H. Pertz., Hannoverae 1869, p. 508; Chronica Alberici Monachi Triun: Fontium, ibid., XXIII, a cura di G. H. Pertz, Hannoverae 1874, pp. 852, 858, 863; Epistolae Alexandri III papae, in Recueil des historiens des Gaules et de la France, XV, Paris 1878, p. 884; Necrologia Panormitana, a cura di E. Winkelmann, in Forsch. zur deutschen Gesch., XVIII(1878), p. 472; Ex Guidonis Bazochis Chronographia, in Mon. Germ. Hist., Script., XXVI, a cura di G. Waitz, Hannoverae 1882, p. 217; Pietro da Eboli, Liberad Honorem Augusti, a cura di G. B. Siragusa, Roma 1906, in Fonti per la storia d'Italia, XXXIX, p. 5; Romualdi Salernitani Chronicon, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., VII, 1, a cura dì C. A. Garufi, p. 231; E. Caspar, Roger II. und die Gründung der normannisch-sicilischen Monarchie, Innsbruck 1904, p. 429; F. Chalandon, Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile, II, Paris 1907, p. 106.