Beatrice di Provenza
Regina di Sicilia, ultima delle quattro figlie di Raimondo Berengario V conte di Provenza; nacque nel 1233.
Erede dei domini provenzali, ebbe molti pretendenti alla sua mano: fra essi prevalse Carlo d'Angiò, con l'aiuto del papa Innocenzo IV e di Romeo di Villanova, tutore di lei. Il matrimonio fu celebrato nel 1246; B. fu, benché incinta, a fianco del marito nella crociata del 1248; collaborò con lui al rafforzamento dell'autorità comitale in Provenza, contro i baroni e i comuni. Più tardi, raggiunse il marito in Italia, portandogli truppe e danaro (secondo il Malispini [ed. Follini, Firenze 1816, 146], ripreso dal Villani [VI 89], avrebbe impegnato a tale scopo i suoi gioielli), e fu con lui incoronata regina di Sicilia in S. Pietro (6 genn. 1266). Morì poco dopo, il 23 settembre 1267.
In D. non c'è un vero interesse per B.: è ricordata incidentalmente in Pg VII 128, un passo alquanto tortuoso, in cui il poeta vuol dire che Carlo II d'Angiò è inferiore per meriti al padre quanto questi a Pietro III d'Aragona. Ma questo pensiero è espresso in un largo giro di frase in cui la misura della pochezza di Carlo II è rapportata alla differenza di vanto che possono menare dei loro mariti la figlia di Manfredi, Costanza (v.), moglie di Pietro III d'Aragona (v.) da un lato, e B. e Margherita di Borgogna (v.), le due mogli di Carlo I d'Angiò, dall'altro. In Pg XX 61 è ricordata la sua gran dota provenzale, che per D. segnò l'inizio dei misfatti di Carlo I d'Angiò e della mala pianta capetingia. Anche in Pd VI 133 si allude, ma ancora del tutto incidentalmente, a B. e alle sue sorelle, per esaltare l'opera di Romeo da Villanova: Quattro figlie ebbe, e ciascuna reina / Ramondo Beringhiere, e ciò li fece / Romeo, persona umile e peregrina.
Bibl. - Non c'è su B. nessun lavoro particolare, ma tratta direttamente anche di lei la monografia di R. Sternfeld, Karl von Anjou als Graf der Provence (1245-1265), Berlino 1880. Ampie notizie anche in V.L. Bourrilly e R. Bousquet, La Provence au Moyen Age, Marsiglia 1924, 61-70; V.L. Bourrilly, Essai sur l'histoire politique de la commune de Marseille dès origines à la victoire de Charles d'Anjou (1264), Aix 1926; si vedano inoltre C. Minieri RIccro, Genealogia di Carlo I d'Angiò, prima generazione, Napoli 1857, 12-15; G. Del Giudice, La famiglia di re Manfredi, ibid. 1896, 73; L. Teissier, La grande dot provenfale, Bordeaux 1923, 47-51 e passim; S. Runciman, The Sicilian Vespers, Cambridge 1958, 59-60, 70-74, 86, 90, 101; E.G. Léonard, Gli Angioini di Napoli, Varese 1967, 51-54, 60, 70. Tra le voci a carattere enciclopedico, buona quella del Diiion. biogr. degli Ital. VII (1965) 367-369.