ALAMANNO, beato Luigi
Louis Aleman nacque nel 1390 ad Arbent (Ain), studiò in Avignone sotto la protezione dello zio, il camerlengo de Conzié, poi patriarca di Antiochia. Con lui si recò nel 1409 al concilio di Pisa. Ottenne il vescovado di Maguelonne nel 1418, e ben presto, dopo aver assolto l'incarico di pacificare gli Stati della Chiesa, l'arcivescovado di Arles (1420), e il governo della Romagna; il 24 maggio 1426 ebbe il titolo cardinalizio di S. Cecilia. La sua fama è dovuta alla parte preponderante che ebbe nel concilio di Basilea. Già nel 1429 aveva provocato la manifestazione a favore del dogma della immacolata concezione (17 settembre); dal 1431 ne fu l'arbitro insieme col cardinal Giuliano. Anche dopo lo scioglimento del concilio, ordinato da Eugenio IV, continuò a dirigerlo, iniziando così il noto scisma, di cui furono epilogo la deposizione di Eugenio IV da parte del concilio e la elezione di Amedeo VIII di Savoia antipapa col nome di Felice V, che l'Alamanno consacrò vescovo e incoronò. Composto lo scisma con la rinuncia di Felice V, il cardinale, scomunicato già da Eugenio IV, fu reintegrato nella dignità da Niccolò V, che lo inviò legato in Germania. Nel ritorno, moriva in Arles il 16 settembre 1450; alla sua tomba in S. Trofimo di Arles si attribuirono prodigiose guarigioni, sicché il 9 aprile 1527 il suo culto come beato veniva approvato da Clemente VII.
Bibl.: D. M. Manni, Della vita e del culto del beato Ludovico Alemanni o Alamanni, cardinale di S. Chiesa, Firenze 1771; G. Pérouse, Le Card. Louis Aleman, Parigi 1904.