AGOSTINO NOVELLO, beato
, Nato a Tarano in Sabina (rigettata ormai l'opinione, che lo voleva siciliano) da nobile famiglia, probabilmente Spinelli, si chiamò prima Matteo. Si addottorò in diritto a Bologna; quindi re Manfredi di Napoli lo elesse suo cancelliere. La sconfitta e la morte di Manfredi a Benevento (6 febbraio 1266), lo spinsero a deporre ogni pensiero di dignità e di onori, facendosi agostiniano. Nascose scienza e nobiltà sotto l'abito di converso, in conventi del Senese, finché una difesa dei diritti del suo monastero, impigliato in difficile causa, ne scoprì la scienza. Perciò dal padre generale, b. Clemente da S. Elpidio, fu condotto a Roma, ordinato sacerdote, e scelto a collaboratore nella compilazione delle Costituzioni dell'Ordine. Niccolò IV l'elesse suo penitenziere, ufficio ch'egli sostenne sino a Bonifacio VIII, dal quale fu mandato anche legato a Siena. Nel capitolo di Milano (maggio 1298) venne eletto generale dell'Ordine. Fu necessario il comando espresso del papa perché lo accettasse; ma dopo due anni rinunziò, ritirandosi nel romitorio di S. Leonardo, presso Siena. Trovò insperati aiuti per ampliare l'ospedale di S. Maria della Scala, del quale riformò gli statuti. Morì il 19 maggio 1309, e fu sepolto in S. Agostino di Siena, ove n'è conservata l'immagine in un trittico dei coevi Lippo Memmi e Simone Martini. Fu beatificato da Clemente XIII, nel 1759.
Bibl.: Vita nel codice membranaceo K-VII-36 della Comunale di Siena; processo per il culto nell'Archivio arcivescovile di Siena; Acta Sanctorum, maggio, IV, Anversa 1638, p. 614; Analecta Augustiniana, VI; A. Corrao, La patria del B. Agostino Novello, Roma 1915; id., Vita del B. Agostino Novello, Roma 1915; O. P. Ugurgieri, Vita del B. Agostino Novello, in Fasti Senesi (codice A-IV-25 della Comunale di Siena).