BAUSSET, Louis-François de, cardinale
Nacque a Pondichéry (India) il 14 dicembre 1748; a 12 anni fu mandato in Francia a compiere la sua educazione. Fattosi prete, fu scelto a 25 anni dal Boisgelin, arcivescovo di Aix, per suo vicario generale; nel 1778 ebbe l'incarico di amministrare e pacificare la diocesi di Digne, turbata dal vescovo de Caylus, e vi riuscì assai bene. Nel 1784 fu consacrato vescovo di Alais. Soppressa questa diocesi nel 1790, continuò a difendere intrepidamente i diritti della Chiesa contro la costituzione civile del clero. Costretto a fuggire in Svizzera, tornò a Parigi nel 1792, fu preso prigioniero e non fu liberato che dopo la morte di Robespierre. Visse allora vita privata insieme con l'Émery, superiore di S. Sulpizio, suo amico. In occasione del concordato rinunciò alla sua sede. Al ritorno di Luigi XVIII fu ammesso nella commissione regia per i negozî ecclesiastici, fu prefetto del R. Consiglio per l'istruzione pubblica (1815) e colmato di onori; entrò nell'Accademia del 1816, e fu creato cardinale su proposta del re il 28 luglio 1817; alla morte del cardinale de La Luzerne divenne ministro ed entrò nel consiglio privato del re. Morì il 21 giugno 1824. Pubblicò nel 1808 a Versailles in tre volumi una Histoire de Fénelon, e nel 1814 a Parigi una Histoire de J. B. Bossuet, che furono più volte ristampate; nella seconda celebra e difende la dichiarazione del clero gallicano del 1682. Pubblicò pure a Parigi nel 1821 una biografia del cardinale A. de Talleyrand de Périgord, arcivescovo di Parigi.
Bibl.: Villeneuve-Bargemont, Notice historique sur le cardinal Bausset, Marsiglia 1824; Catholic Encyclopedie, II, 352-353.