Bauhaus
La più importante scuola d'arte del Novecento
Scuola d'arte fondata dall'architetto tedesco Walter Gropius dopo la Prima guerra mondiale, il Bauhaus ebbe come obiettivo principale quello di conciliare creazione artistica e metodo artigianale con la produzione industriale, unendo cioè il valore estetico di un oggetto, la sua bellezza, con la componente tecnica e funzionale. Molti oggetti del nostro uso quotidiano derivano dalle ricerche di questa scuola
Nel 1919 Walter Gropius decise di fondare a Weimar, nel cuore della Germania, un nuovo modello di scuola d'arte che denominò Bauhaus ("casa del costruire"). Doveva essere una scuola diversa da quelle tradizionali, basata sulla collaborazione tra maestri e allievi. Dopo sei mesi di corso preliminare, durante il quale gli allievi venivano introdotti ai nuovi metodi d'insegnamento, nei tre anni di corso regolare si apprendevano sia le tecniche artistiche principali ‒ pittura, scultura, incisione, grafica ‒ sia i metodi di lavorazione dei materiali ‒ legno, metalli, tessuti ‒ attraverso applicazioni dirette in laboratori specifici. Alla fine del corso l'allievo era dotato di una preparazione sia teorica sia pratica ed era in grado di controllare la creazione di un oggetto dalle prime fasi ideative al prodotto finale. In questo modo sviluppava un'attività ideativa e al tempo stesso realizzativa che avrebbe portato a un forte incremento della disciplina dell'industrial design ("disegno industriale").
Il campo d'applicazione preferito dalla scuola non era rappresentato quindi dall'opera d'arte intesa tradizionalmente (un quadro, una scultura, un mosaico) ma da oggetti d'uso quotidiano, che potevano spaziare da piccole lampade da tavolo ‒ con lo studio della lavorazione dell'acciaio cromato e dell'alluminio ‒ a mobili in tubolare metallico. I prodotti venivano poi pubblicizzati attraverso una serie di mostre e di libri. Erano però sviluppati anche altri campi di progettazione, sempre con tecniche di avanguardia, quali falegnameria, gioielleria, fotografia, scenografia e balletto.
Nel 1926 il Bauhaus venne trasferito a Dessau, in un nuovo edificio progettato dallo stesso Gropius. L'edificio ha ricoperto un'importanza fondamentale per lo sviluppo dell'architettura razionalista, cioè di una concezione del costruire basata su criteri essenziali, privi di aspetti decorativi, attenti principalmente alla funzione. L'edificio si sviluppa infatti asimmetricamente in tre volumi edilizi, differenziati a seconda delle funzioni che devono ospitare (alloggi, aule, laboratori) e collegati da corpi di fabbrica nei quali si trovano i servizi comuni e gli uffici. Ogni parte è geometricamente definita da volumi regolari, con tetti piani, finestre in lunghezza e ampie superfici vetrate nella zona dedicata ai laboratori. Questi stessi principi di razionalità, rifiuto della decorazione fine a sé stessa e funzionalità erano applicati e insegnati in qualsiasi attività artistica.
I professori del Bauhaus erano in primo luogo artisti, spesso famosi e in piena attività, e pertanto maestri creativi capaci di stimolare gli allievi: tra i più noti vi erano i pittori Vasilij V. Kandinskij, Paul Klee, Josef Albers e lo scultore Oskar Schlemmer, quest'ultimo impegnato anche nella sezione delle scenografie teatrali; l'ungherese Laszlo Moholy-Nagy insegnava nella sezione della lavorazione dei metalli, occupandosi inoltre della grafica: gran parte della grafica moderna e dello stile d'impaginazione dei nostri libri deriva dal Bauhaus!
La disciplina più importante era considerata tuttavia l'architettura, intesa come sintesi delle diverse arti. Veniva insegnata da Adolf Meyer, architetto collaboratore di Gropius nel progetto del nuovo edificio della scuola.
I migliori tra gli studenti del Bauhaus dei primi anni divennero in seguito professori: tra questi Marcel Breuer, che divenne direttore della sezione mobili, dove si disegnavano pezzi d'arredamento per la produzione industriale, e che progettò la poltroncina in tubolare metallico chiamata Vasilij (in onore di Kandinskij).
Gropius si dimise nel 1928 e la direzione della scuola fu assunta dall'architetto svizzero Hannes Meyer, che riorganizzò i corsi dividendoli in quattro sezioni principali: edilizia, produzione di oggetti in legno e metallo, pubblicità, tessuti. La scuola fu poi diretta dall'architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe, ma alla fine del 1932 venne trasferita a Berlino e l'anno seguente fu chiusa definitivamente dal regime nazista.