BAUCHI (A. T., 109-110-111)
Città della Nigeria settentrionale, fondata nel 1809 da un capo negro d'egual nome convertito all'Islām (e detta per questo anche Garo-n-Bauchi, cioè "città di Bauchi"; altro nome è Yakoba) e capitale per molti anni d'un importante regno Haussa, dipendente da Sokoto. Venne visitata per la prima volta nel 1825 dal Clapperton; nel 1867 vi passò il viaggiatore tedesco Rohlfs, che vi trovò 150 mila ab.; dal 1902 è passata sotto il controllo degl'Inglesi che vi mandarono una spedizione per abolire il commercio degli schiavi.
La città è posta su un altipiano, a 756 m. s. m., alle pendici del versante orientale dei monti Saranda (m. 2100), presso il Gongola, affluente del Benué. Il clima caldo (24°-25° gennaio; 28°-30° luglio), con una sola stagione piovosa, è propizio alla savanna, interrotta qua e là da aree coltivate (cotone, palme). Gli abitanti, come in altre città di questa regione, si estendono su un grandissimo spazio, vivendo in capanne circondate da giardini e da campi. Il loro numero cambia rapidamente da stagione a stagione, essendo le città dimora permanente solo degli addetti ad attività industriali (fabbri, calzolai, ecc.); esso è valutato ora a circa 50 mila abitanti. Una ferrovia, ultimata nel 1927, si avvicina a Bauchi fino a 100 km. di distanza, per toccare le importanti miniere di stagno di Nalaguta.