Doge di Genova (Genova 1453 - Roma 1504). Figlio del doge Pietro II e di Bartolomea Grimaldi, visse la sua adolescenza a Piombino presso Emanuele Appiani. Nel 1478 con un colpo di mano si impadronì di Genova e fu doge fino al 1483 quando fu costretto ad abdicare da suo zio Paolo contro cui scrisse il trattato De dictis factisque memorabilibus. Si recò allora prima a Novi, poi in Francia; prese attiva parte alle vicende di Genova durante le discese di Carlo VIII e Luigi XII.