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BATTISTA da Vicenza

di Elena Bassi - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 7 (1970)
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BATTISTA da Vicenza

Elena Bassi

Figlio del pittore Luca, nacque nel 1375 circa. Pittore attivo nel Vicentino, fu un ritardatario locale e perpetuò nei primi decenni del '400 i modi trecenteschi adeguandosi al gusto ora della pittura bolognese, ora di quella di Altichiero e Avanzo, e risalendo, indirettamente, agli insegnamenti di Giotto. Egli si ispira anche alla pittura arcaicizzante di Paolo e Lorenzo Veneziano e, particolarmente, al polittico eseguito da quest'ultimo nel 1356 per il duomo di Vicenza. In complesso si palesa abile eclettico, professando un'arte piacevole, che in taluni esempi raggiunge un livello abbastanza vicino a quello del miglior gotico fiorito che era in auge presso gran parte dei committenti dell'epoca, specie nella provincia veneta. Il polittico del 1404, eseguito per S. Agostino di Vicenza (con la scritta "Opus Batiste de Vincencia - Opus factum vincence comissione magnifici ludovici de chierigatjs in MCCCC quarto XII indicione"), fu eseguito quale ex voto per l'ottenuta annessione di Vicenza alla Repubblica veneta.

Nel 1867 il dipinto fu comprato dal Museo civico di Vicenza, e nel 1946tornò, restaurato, nella chiesa per la quale era stato eseguito, quale legato perpetuo. Entro l'elegante incorniciatura gotica le figure, sugli aurei sfondi, sono dipinte con vivace policromia.

Oltre a quest'opera è documentato un polittico del 1408 per S. Giorgio di Velo d'Astico (segnato "hoc opus fecit fieri bonencontrus q.dam d.ni Andreae de Pione de vello de mese setembris MCCCC octavo"), ove è rappresentata la Madonna con santi e donatori; tale opera fu erroneamente considerata perduta per eventi bellici, ma si trova tuttora al suo posto originario.

Nel 1412 il pittore firmò la tavola A 336 del Museo vicentino ("MCCCCXII de XX Sept. - Baptista de Vincencia Pinxit"), con la Madonna col bambino in trono. Sposò Biagia Faldi ed ebbe due figlie, Elisabetta e Maddalena: la prima morì nello stesso anno del padre, lasciando a sua volta tre figlie. B. morì a Vicenza nel 1438 (cfr. Dani).

In base alle opere sicure del 1404, 1408, 1412, gli sono attribuite le seguenti: un ciclo di affreschi nella cappella Maltraversi della chiesa di S. Salvatore a Montecchia di Crosara, cui certamente, nel luglio 1400, lavorava Martino da Verona; nel Museo civico di Vicenza le quattro tavolette, parte di un polittico perduto, con i Fatti della vita di s. Silvestro papa e le parti laterali di un polittico di Paolo Veneziano; nella chiesa di S. Vincenzo, nella stessa città, un affresco rappresentante San Giorgio a cavallo; un altro affresco con la Vergine nella chiesa gotica della Madonna di Monte Berico; un Cristo con gli Apostoli affrescato nella chiesa di S. Margherita dei Berici; altri affreschi conservati nella chiesa di S. Giorgio di Velo d'Astico sopra nominata; un'Annunciazione affrescata sulla facciata della chiesa di S. Francesco di Bassano ed un polittico con Santi conservato nel Museo civico della stessa città (n. 111), più probabilmente eseguito dal padre di B., Luca; dieci figure di Santi e Angeli in scomparti su tavola (Berlin-Dahlem, Staatlichen Museen, n. 1168).Sono stati a lui attribuiti anche due dipinti con S. Sebastiano e S. Martino nella chiesa vicentina di Santa Corona: la critica aggiornata, però, si è espressa contro tale attribuzione.

Bibl.: G. Pieriboni, Elenco dei principali monumentied oggetti d'arte esistenti nella provincia di Vicenza, Vicenza 1881, pp. 5, 14, 15, 23; G. B. Cavalcaselle-J. A. Crowe, Storia della pittura in Italia, IV, Firenze 1887, pp. 216-219; L. Venturi, Le origini della pittura veneziana, Venezia 1907, p. 19; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, V, Milano 1907, p. 1000; T. Borenius, The painters of Vicenza, London 1909, p. 207; G. Gerola, La pittura a Bassano prima dei Bassano, in Nuovo arch. veneto, XVIII(1909), pp. 387-389; L. Testi, Storia della pittura veneziana, I, Bergamo 1909, p. 190; F. N. Vignola, I frammenti di un polittico di B. da Vicenza, in Bollett. del Museo civico di Vicenza, I (1910), p. 25; L. Ongaro, Catalogo della pinacoteca di Vicenza, Vicenza 1912, p. 24; G. Zorzi, Opere di B. da Vicenza nella chiesa di S. Agostino, in Il Berico, 7 giugno 1912, p. 3; Id., Contributo alla storia dell'arte vicentina nei sec. XV e XVI, Venezia 1916, pp. 8-14; A. Moschetti, La chiesa di San Giorgio presso Velo d'Astico e le sue opere d'arte, in Rass. d'arte, I (1918), pp. 34-38; R. Van Marle, The development of the Italian schools of painting, IV,The Hague 1924, pp. 106-109; E. Arslan, La pinacoteca di Vicenza, Roma 1934, pp. 7, 14; L. Coletti, I primitivi, III, Novara 1947, p. 74, n. 151; P. Toesca, Il Trecento, Torino 1951, pp. 793 s.; F. Barbieri - R. Cevese - L. Magagnato, Guida di Vicenza, Vicenza 1953, pp. 98, 139, 173, 268, 378, 418, fig. 139; F. Barbieri, Tavolette di B. da Vicenza, "Notizie del Museo civico", in Vita vicentina, giugno 1953, n. 6, p. 4; Catalogo delle cose d'arte e di antichità d'Italia, E. Arslan, Vicenza.I. Le chiese, Roma 1956, pp. 64, 147, 160, 170, 181, 185, 192, 194; F. Barbieri, Gli affreschi della Badia di Sant'Agostino, in Don Federico, Misc. in memoria e onore di F. M. Mistrorigo, Vicenza 1956, p. 790; G. Fiocco, Le origini di B. da Vicenza, il polittico di Sant'Agostino, ibid., p. 799; L. Magagnato, Da Altichiero a Pisanello (cat.), Venezia 1958, pp. 25 s.; A. Dani, Il pittore B. da Vicenza nel crogiolo della critica, Vicenza 1961; Id., B. da Vicenza, dati biografici, regesto, documenti inediti, Vicenza 1961; Id., Affreschi inediti di Martino da Verona e B. da Vicenza. Documenti inediti nella chiesa di S. Salvatore a Montecchia di Crosara, Vicenza 1961; Id., Di alcuni affreschi inediti di B. da Vicenza,Vicenza 1961; Id., Le ultime opere di B.da Vicenza, dipinti inediti, Vicenza 1961; Id., Saggio bibliografico per una monografia sul pittore B. da Vicenza, Vicenza 1961; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, III, pp. 49 s.; Encicl. Ital. VI, p. 397.

Vedi anche
affresco Tecnica pittorica consistente nello stendere colori diluiti con acqua su uno strato di intonaco fresco che, asciugandosi, forma una superficie dura e compatta che fissa il colore (➔ pittura). gotico Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco. arte Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura d’oltralpe, con un’accezione fondamentalmente negativa e in contrapposizione con l’architettura ... pittura Arte di dipingere, raffigurando qualche cosa, o esprimendo altrimenti l’intuizione della fantasia, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni su una superficie. I procedimenti che permettono di fissare su una superficie (supporto) sostanze coloranti o pigmenti, secondo la volontà e il progetto ... Vicenza Comune del Veneto (80,6 km2 con 114.108 ab. nel 2008, detti Vicentini), capoluogo di provincia. La città è situata nella pianura veneta, allo sbocco del corridoio alluvionale interposto tra i Monti Berici e i Lessini e alla confluenza del Retrone con il Bacchiglione. ● L’abitato di origine preromana, ...
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Vocabolario
battista¹
battista1 battista1 (ant. batista) s. m. [dal lat. tardo baptista, gr. βαπτιστής, der. di βαπτίζω «battezzare»] (pl. -i). – 1. Propr., chi battezza, battezzatore; in partic., il sacerdote che ha l’incarico di battezzare in vece del parroco....
da’
da' da’ prep. – Forma tronca, di uso tosc. o letter., della prep. articolata dai (= da i).
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