Poemetto attribuito dagli antichi a Omero, che descrive scherzosamente, ma con stile colorito epico, la battaglia delle rane e dei topi che sono alla fine sterminati dai granchi mandati da Zeus.
Mediocre parodia della poesia epica, soprattutto dell'Iliade, e forse rifacimento ellenistico di un'opera del tempo dei rapsodi più tardi, piacque molto ad antichi e moderni, fu imitato da G. Rollenhagen nel Froschmeuseler (1595), e ispirò a G. Leopardi una sorta di continuazione in ottava rima, I paralipomeni della Batracomiomachia (postumo, 1842), dove nella lotta delle rane e dei topi sono satiricamente adombrati i tentativi rivoluzionari e le repressioni reazionarie in Italia dal 1815 al 1835.