PANIZZA, Batolomeo
Anatomista, chirurgo e fisiologo, nato a Vicenza il 15 agosto 1785, morto a Pavia il 17 aprile 1867. Laureatosi a Padova, coltivò gli studî d'anatomia a Bologna presso G. Atti, a Firenze presso P. Mascagni; recatosi nel 1809 a Pavia divenne amico e discepolo (per la medicina) di M. Bufalini; attratto dall'insegnamento di A. Scarpa sviluppò i suoi studî di chirurgia, esercitandosi nelle ferie estive anche negli ospedali di Milano presso G. B. Monteggia e G. B. Palletta. Nel 1812 seguì Napoleone in Russia in qualità di chirurgo militare; fatto prigioniero, fu internato prima a Vilna, poi a Tamboff. Liberato nel 1814, tornò a Milano e a Pavia, dove A. Scarpa lo chiamò come supplente alla cattedra d'anatomia, nella quale per concorso divenne professore ordinario nel 1817. Nel cortile dell'Ateneo pavese la statua del P. ricorda i 49 anni d'insegnamento del grande anatomista italiano. Il 29 febbraio 1860 fu nominato senatore.
Fino dal 1855, sperimentando su cani, conigli, cavalli, constatò macroscopicamente che all'enucleazione di un occhio segue l'atrofia dell'eminenza quadrigemina anteriore controlaterale; pertanto egli inaugurò il cosiddetto metodo delle atrofie nervose, che a torto è chiamato comunemente metodo di Gudden; B. Gudden pubblicò i suoi studî (nell'Arch. f. Psych.) solo nel 1870. Parimenti al P. è da rivendicarsi la priorità dell'aver dimostrato fino dal 1855 l'esistenza della zona visiva nella corteccia cerebrale dei lobi occipitali; sono infatti posteriori le ricerche a questo proposito di P. Broca (1860), di G. Fritsch ed E. Hitzig (1875), ecc. Sono classiche le sue ricerche di fisiologia sperimentale, specialmente sulla funzione gustativa del IX paio (nervo gustatorio del Panizza); le sue ricerche d'anatomia comparata, sui linfatici di Rettili, sulla circolazione sanguigna del coccodrillo (nel quale dimostrò una comunicazione fra sangue arterioso e venoso nella parte più alta del setto intracardiaco: forame di Panizza), sui cuori linfatici degli Uccelli, ecc. Arricchì il museo anatomico di Pavia di pregevoli preparati anatomici (sistema linfatico, organo uditivo).
Dei suoi scritti ricordiamo: Annotazioni anatomo-patologiche sul fungo midollare dell'occhio e sulla depressione della cataratta (Pavia 1821); Osservazioni antropo-zootomico fisiologiche (ivi 1830), in questa pubblicazione il P. confuta le Illustrazioni fisiologiche e patologiche del sistenrn linfatico chilifero, mediante la scoperta di un numero di comunicazioni di esso col venoso del fiorentino Regolo Lippi (Firenze 1825); Sopra il sistema linfatico dei rettili (Pavia 1833); Ricerche sperimentali sui nervi (ivi 1834); Osservazioni sul nervo ottico (in Atti dell'Ist. lomb., 1855); Sul nervo frenico e la bolsaggine (Milano 1865), ecc. Per 25 anni diresse la Gazzetta irredica lombarda.