BATISTA Y ZALDÍVAR, Fulgencio
Uomo politico cubano, nato il 16 gennaio 1901 a Banes, Cuba. Sergente, nel 1933 guidò la ribellione contro il presidente Carlos Manoel de Céspedes, che venne sostituito da una giunta. Da allora a capo dell'esercito, che fu sua cura riorganizzare e potenziare, B. controllò i governi che si successero all'Avana. Nel luglio 1940 vinceva le elezioni presidenziali come candidato della coalizione "socialista democratica", e, nella difficile situazione cubana, si legò agli S.U.A. determinando grave inquietudine nel paese. Nel giugno 1944 non si ripresentò alle elezioni. Riassunse il potere il 10 marzo 1952 con un colpo di stato spodestando il presidente C. Prío: riconosciuto dagli S.U.A. il 27 marzo, il 4 aprile assumeva la presidenza provvisoria stabilendo un rigido controllo sull'esercito, sulla polizia e sulle organizzazioni sindacali. Il 19 maggio B. ristabiliva formalmente le libertà costituzionali sospese nel marzo, trovandosi nondimeno a far fronte a una serie ininterrotta di tentativi insurrezionali, di attentati e di moti di protesta promossi soprattutto dagli studenti e dai lavoratori contro il suo governo, di fatto, dittatoriale. Dopo i gravi scontri tra opposizione e polizia all'Avana il 23 febbraio 1953 e dopo la rivolta del 26 luglio di quello stesso anno a Santiago de Cuba, soffocata nel sangue, B. imponeva l'instaurazione della legge marziale e la censura sulla stampa, governando da allora il paese con spregiudicati metodi polizieschi. Rieletto nel novembre 1954 (peraltro senza opposizione, in quanto l'avversario R. Grau San Martín si era ritirato il 30 ottobre per protesta contro il governo), dalla fine del 1956 si trovò a dover far fronte alla guerriglia, che, organizzata nelle montagne della provincia di Oriente dal giovane avvocato Fidel Castro, andò via via ottenendo l'appoggio delle masse rurali e dei partiti d'opposizione. Abbandonato da una parte dell'esercito, il B. non riuscì a opporre valida resistenza all'offensiva scatenata da Fidel Castro nel novembre 1958 e il 1° gennaio 1959 era costretto alla fuga, trovando scampo nella Repubblica Dominicana.