BATINITI (in arabo Bāṭiniyyak)
Vocabolo designante coloro che ammettono nel Corano un senso "interno" (bāṭin), cioè recondito o esoterico, da ricavarsi mediante il ta'wīl o interpretazione allegorica. Ma in modo più particolare designa gli appartenenti a una setta sciita estrema, che in realtà si dovrebbe considerare ormai fuori dell'islamismo, la quale da un lato ritiene chiusa la serie degli imām con il settimo (che per i Batiniti è Ismā‛īl ibn Gia'far, m. 145 eg., 762-763 d. C.), e dall'altro interpreta in modo fantasticamente allegorico molti passi del Corano e i precetti dell'islamismo, combinando tale interpretazione con la cosmogonia emanatista del neoplatonismo e con l'idea di cicli di tempo nei quali successivamente la divinità si manifesta al mondo mediante profeti rivelatori, incarnazioni dell'intelligenza universale che è la prima emanazione da Dio. Secondo i tempi, secondo i luoghi e anche secondo il punto di vista dal quale li consideravano gli avversarî, i Batiniti furono anche chiamati con nomi diversi, p. es. Cármati, in Mesopotamia e in Arabia a partire dalla metà del secolo III èg. (IX d. C.), Ta‛līmiyyah cioè "dottrinarî" (in quanto ritenevano che la vera scienza stesse negl'insegnamenti [ta‛līm] dei loro profeti rivelatori, da accogliere ciecamente), nella Persia di nord-est nei secoli XI-XII d. C.; Ismā‛īliti, dal loro settimo imām Ismā‛īl ibn Gia‛far, in Persia e in Siria e ancor oggi in India; Sab‛iyyah per la loro credenza nei sette (sab‛ah) imām, ecc. Le prime origini della setta risalgono ai Manṣūriyyah, sorti nella Mesopotamia meridionale (al-‛Irāq), con molti aderenti prettamente arabi, durante il califfato dell'omayyade Hishām (724-743). I Batiniti occupano largo posto nella storia dell'islamismo non soltanto per le loro dottrine, non soltanto per la loro famosa enciclopedia filosofica nota sotto il nome di Epistole degli Ikhwān aṣ-Ṣafā' o amici sinceri (sec. X d. C.), ma anche per i numerosi e importanti moti politici da essi suscitati e per gli stati da essi fondati: stato dei Cármati nell'Arabia orientale (al-Aḥsā') negli anni 899-1030; principato dei Batiniti o Isma‛īliti nella Persia settentrionale presso il Mar Caspio (1090-1256); stato degli Ismā‛īliti o Assassini in Siria all'epoca delle crociate, 1106-1273; impero dei Fāṭimidi in tutta l'Africa settentrionale compreso l'Egitto, 909-1171; staterelli in varie parti del Yemen, fra cui nel Naǵrān ove rimangono tuttora. Anche i Drusi sono una diramazione della setta. Per le dottrine dei Bāṭiniti, v. ismā‛īliti.