BATIERGO (dal gr. βαϑύς "profondo" e ἔργον "lavoro, azione"; lat. scient. Bathyergus Ill.; fr. bathyergue; sp. batiergo; ted. Erdbohrer; ingl. strand-mole)
Genere di Roditori della sezione Topiformi, da cui prende il nome la famiglia dei Batiergidi (Bathyergidae Waterh. 1841). I caratteri della famiglia sono i seguenti. Animali di forma generale tozza e cilindrica. Testa larga con muso stretto e tronco, naso esterno appiattito e resistente; occhi piccolissimi o rudimentali; padiglione dell'orecchio nullo; apertura orale piccola. Vibrisse faciali numerose e piuttosto lunghe. Arti brevi, pentadattili, atti a scavare, con margini della palma, della pianta, e di ciascun dito, muniti di una frangia di setole resistenti. Cranio con forame infraorbitale piccolo e tondeggiante; palato molto stretto; molari con radici; incisivi bianchi, poco ricurvi, sporgenti in avanti e situati fuori della cavità boccale, giacché una larga striscia d'integumento esterno, riccamente peloso, passa tra gl'incisivi superiori e l'apertura della bocca. Menano vita ipogea in terreni leggieri o renosi, scavando, coll'aiuto degl'incisivi, gallerie ramificate, o irradiantisi da una camera centrale, ed espellendo di tanto in tanto mucchi di terra o rena per mezzo degli arti. Sono d'indole iraconda ed energicamente difensiva. Abitano la regione etiopica. Vi appartengono i generi Bathyergus, Georhychus, Heliophobius e Heterocephalus.
Bibl.: Rüppel, in Mus. Scenckenberg, Francoforte sul Meno, III (1845), p. 99, tavv. viii e x; Peters, Mozambique, Saügetiere, 1855, p. 139, tav. xxxi; Thomas, in Proc. Zool. Soc., Londra, 1885, p. 485; Parona e Cattaneo, in Ann. Mus. Civ. Storia Nat., Genova, XXXIII (1893), pp. 419-447, tav. XIII; Thomas, in Ann. Mag. Nat. Hist., Londra XVI (1895), p. 238; Sclater, Mammals of South Africa, II, 1901, p. 69; Thomas, in Ann. Mag. Nat. Hist., XX (1917), p. 441; Hollister, East African Mammals, in U. S. Nat. Mus. Bull., IC (1919), p. 160.