BAST
Dea eponima di Bubastis, nel Delta egiziano. È raffigurata con corpo di donna e testa di gatta, con l'"egida" nella sinistra e il sistro nella destra. Spesso le pende dal braccio un paniere di giunchi. L'abito di cui essa è ricoperta è ricamato, e sembra, in questo, rispecchiare un uso straniero o arcaico,in quanto gli Egiziani vestono di semplici abiti di lino. Alcune immagini antiche della dea (XII dinastia) sembrano attribuirle una testa leonina: e frequente è la confusione con Sakhmis (v.) che è appunto leontocefala. Elemento comunque di distinzione fra le due divinità è il fatto che B. non ha la parrucca. Alcune rare figurazioni di bassa epoca mostrano B. non solo con testa di gatto, ma anche con zampe e coda. Nel caso in cui sia raffigurata seduta in trono è frequente, sul fianco di questo, l'immagine di un serpente (Nehebkau) che appare anche connesso con Salhimis. Si tratta certo di una allusione al carattere solare delle due divinità che accompagnano e proteggono Rē῾ dal serpente in origine a lui ostile. Con B. sono connesse le numerosissime figure di gatti che provengono dall'Egitto. Il tempio principale della dea era a Bubastis (v.). Quando questa città alla XXII dinastia fu capitale dell'Egitto, B. fu dea dinastica. Ma restò popolarissima anche in seguito, come è testimoniato dai numerosi bronzetti di epoca saita che la raffigurano.
Bibl.: G. Roeder, Aeg. Bronzewerke, Glückstadt, Amburgo, New York 1937; V. Langton, The Cat in Ancient Egypt, Cambridge 1940.