(o In morte di Ugo di Bassville) Poemetto (1793) di V. Monti. Nella cantica, in terzine e su modello dantesco, Monti esprime la propria contrarietà alla violenza rivoluzionaria: ne è, infatti, protagonista il diplomatico francese da poco assassinato a Roma Nicolas-Jean Hugou de Bassville o meglio il suo spirito che, pentito e accompagnato da un angelo, assiste alla rovina della Francia a causa della rivoluzione, fino all’esecuzione di Luigi XVI e all’invocato sorgere della coalizione antifrancese.