BASILI (Basily), Basilio
Nacque a Macerata nel 1803 da Francesco, direttore della cappella musicale Lauretana, e da Maria Filippucci.
Studiò canto con il padre e nel dicembre 1826 fece il suo debutto come tenore al Teatro pubblico di Ferrara nella Sposa fedele di G. Pacini, senza, peraltro, emergere.
La notizia, riferita dal Tebaldini, di un incarico al B. a maestro di cappella nella sua città natale non ha trovato finora riscontro nella bibliografia conosciuta ed è priva, inoltre, di qualsiasi datazione.
Nella stagione del carnevale 1827 interpretò Semiramide e Tancredi di Rossini al Teatro Nuovo di Pesaro, ma la sua voce scarsa e di debole timbro non riuscì a valorizzare gli eccellenti insegnamenti paterni. Oltre al canto, egli si era dedicato anche alla composizione, manifestando in quest'arte doti migliori, che furono apprezzate nella stessa Pesaro, dove fece eseguire una Sinfonia a piena orchestra, di cui si è persa traccia. Dopo aver cantato ancora in varie città delle Marche, si recò in Brasile (secondo il Diccionario de la Música Labor) e poi in Spagna, scritturato come primo tenore al Teatro de la Cruz di Madrid per l'Otello di Rossini (14 sett. 1827). L'insuccesso ottenuto lo persuase ad abbandonare definitivamente il canto per la composizione. Stabilitosi a Madrid (dove in seguito sposò l'attrice Teodora Lamadrid, da cui ebbe una figlia, Enriqueta, anch'essa cantante), il B. si distinse nella vita musicale madrilena interessandosi alla musica popolare spagnola, in particolare alla "zarzuela", e contribuendo con le sue composizioni al risorgere e al progredire di questo genere caduto in disuso.
Fra le sue "zarzuelas" più rilevanti si ricordano la "comedia-zarzuela" La novia y el concierto, libretto di M. Bretón de los Herreros (Madrid, Teatro del Príncipe, 12 marzo 1839), El recluta (ivi, 1839), El ventorrillo de Crespo, libretto di T. Rodríguez y Díaz Rubí (ivi, giugno 1841), e Los solitarios, ancora su libretto di Bretón de los Herreros, poeta allora in voga a Madrid (ivi, 9 genn. 1843).
Di maggiore importanza e degno di merito fu il tentativo del B. d'instaurare anche un'opera nazionale spagnola, scrivendo El contrabandista, "ópera, andaluza" annunciata, come "la primera producción española de esta clase en los tiempos modernos" (Madrid, Teatro de la Cruz, 20 giugno 1841), e El Diablo predicador (ivi, 4 marzo 1846, ripetuta ancora a Madrid il 26 maggio 1847 e a Barcellona, Teatro Principal, 12 sett. 1849), che lasciano tuttavia trasparire lo stile operistico italiano, anche se lingua e intenti formali dei rispettivi libretti (l'uno del Rodríguez y Díaz Rubí e l'altro di V. de la Vega) sono schiettamente spagnoli. Maestro di canto di una certa abilità, il B. fu pure impresario e direttore, successivamente, dei teatri madrileni de la Cruz, del Príncipe e del Circo. In tale veste si recò nel 1844 a Parigi con la compagnia spagnola Salas per rappresentazioni, al Teatro Ventadour, di piccole opere, fra le quali venne rieseguita El contrabandista coliitolo italianizzato in I contrabbandieri al Porto di Santa Maria.
Delle sue composizioni vanno inoltre ricordate Il carrozzino da vendere, opera buffa italiana in un atto (Madrid, Teatro de la Cruz, 5 ott. 1839), e La pendencia (ivi, 7 nov. 1843), scena comico-lirica. Alcuni pezzi sacri (Ave Maria per tenore, pianoforte e organo; Offertorio per soprano o contralto; Fede e Speranza, canto per soprano e quartetto d'archi o pianoforte) furono stampati dalla Casa Lucca di Milano e così anche gli Esercizi per voce di basso con accompagnamento di pianoforte [s. d.?]. Molte canzoni e "numeri" spagnoli che il B. aveva saputo felicemente intessere nelle sue opere, stampati in Spagna, ebbero larga diffusione e rimasero popolari El aguadora, La canción del contrabandista, La canción del torero, El valentón del Perchel, ecc.
Il B. morì in tarda età, verso il 1895, a New York.
Bibl.: C. Cinelli, Memorie cronistoriche del Teatro di Pesaro (1637-1897), in La cronaca musicale, III, 5 (1898), pp. 183; G. Tebaldini, L'Archivio musicale della Cappella Lauretana, Loreto 1921, p. 142; G. Radiciotti, Aggiunte e correzioni ai Diz. biografici dei Musicisti, in La critica musicale, V (1922), p. 140; J. Subirá, Historia de la Música teatral en España, Barcelona-Madrid-Buenos Aires-Rio de Janeiro 1945, pp. 168, 169, 171-174, 176, 191; Id., B. B., in Enciclopedia dello Spettacolo, II, Roma 1954, coll.15s. (con bibl. spagnola); U. Manferrari, Diz. universale delle opere melodrammatiche, I, Firenze 1954, p. 87; J. Pena-H. Anglés, Diccionario de la Música Labor, I, Barcelona-Buenos Aires-Montevideo 1954, p. 210.