TRIACHINI, Bartolomeo
Architetto di Bologna, attivo nel sec. XVI. Fu ingegnere del comune, e il suo nome ricorre varie volte in documenti bolognesi. Al Tr. si assegna il palazzo Ranuzzi, già Lambertini, a cui si lavorava dal 1541 al 1581, edificio che nel gotico architravato ricorda alquanto il vicentino palazzo Chiericati, opera del Palladio. Secondo il Lamo (v. bibl.), il Tr. avrebbe architettato il palazzo Poggi, poi dell'università, nel quale gli si attribuisce il cortile, a due ordini di pilastri accoppiati, tra cui si aprono finestre ornate di un frontone ad arco spezzato. Il Tr. innalzò ancora in Bologna il palazzo Malvezzi-Medici, incominciato a Costruire nel 1560, che è una delle sue opere migliori. Questo edificio rammenta il cortile dell'università negli ordini sovrapposti di pilastri dorici, ionici e corinzî, però semplici e non più accoppiati come in quella costruzione.
Il Tr. nelle sue architetture rivela tendenze eclettiche, ispirandosi oltre che al Palladio, a Galeazzo Alessi e ad altri maestri del suo secolo.
Bibl.: Graticola di Bologna... fatta l'anno 1560 dal pittore P. Lamo, Bologna 1844, pp. 12-13, 33-34 e 38; A. Bolognini Amorini, Vite dei pittori e artefici bolognesi, parte 5a, ivi 1843, p. 398; Fr. Malaguzzi Valeri, L'architettura a Bologna nel Rinascimento, Rocca S. Casciano 1899, pp. 211-213.