SPANI, Bartolomeo
Architetto, scultore e orafo, nato a Reggio nell'Emilia nel 1468 da Clemente orafo, ivi morto nel 1539. La sua attività svolse principalmente in patria a partire dal 1494. Sue opere documentate o firmate sono il monumento al vescovo Buonfrancesco Arlotti (morto nel 1508) nel duomo di Reggio; quello a Francesco Molza (Modena, cattedrale); il chiostro minore di S. Pietro (1523); il monumento ad Andrea Zoboli (1526) di cui non si conservano che frammenti; quello a Ruffino Gabloneta (morto nel 1527), in S. Prospero, e quello a Valerio Malaguzzi (morto nel 1498) nella cattedrale, a Reggio; il monumento a Bertrando Rossi (1536, Parma, chiesa della Steccata); busti reliquiarî d'argento dei santi Crisanto e Daria (1538, in collaborazione col figlio Gian Andrea), nel tesoro della cattedrale di Reggio. Tra le opere che gli vengono attribuite ricordiamo la Madonna col Bambino e committenti, in rame sbalzato, nella facciata della cattedrale e il portale di casa Fiordibelli nel museo civico a Reggio.
Lo S. fu durante la sua giovinezza a Roma come ricorda il Cesariano (Commenti a Vitruvio) e come testimoniano le opere. l suoi monumenti funebri trovano infatti corrispondenza sia nello schema architettonico, sia nei particolari decorativi, con i sepolcri ivi precedentemente eseguiti da Mino da Fiesole e da Andrea Bregno. Come il Sansovino, anche lo S. amò raffigurare, secondo esemplari etruschi, il defunto sul sarcofago in atto di dormire (monumento Arlotti, da confrontare con la statua del cardinale Manzi del Sansovino a S. Maria in Aracoeli, 1504) o di risvegliarsi alla voce dell'Eterno (monumenti Rossi e Malaguzzi). Artista sobrio ed elegante, equilibrato nel comporre, fine e talora prezioso nella decorazione, seppe assimilare le forme del Rinascimento toscano-lombardo, apprese a Roma, e diede impulso con la sua operosità al rinnovamento artistico di Reggio Emilia.
Bibl.: G. Ferrari, B. S., in Arte, IV (1899), pp. 125-46 (anche per bibliografia precedente); A. Venturi, Storia dell'arte ital., VI, Milano 1908, p. 816 segg.; F. Malaguzzi-Valeri, L'oreficeria reggiana, in Rassegna d'arte, 1910, p. 163 segg.; G. Saccani, Un'insigne opera d'arte rivendicata a B. S., in Avvenire d'Italia, 20 marzo 1914; A. Balletti, Storia di Reggio, Reggio E. 1925, p. 264; L. Magnani, Il Clemente, in Cronache d'arte, IV (1927), pp. 59-80, 146-68, 231-55; G. Piccinini, Guida di Reggio nell'Emilia, Reggio E. 1931, passim; A. Fulloni, Reggio Emilia, Bergamo 1934, p. 48.